sabato 5 novembre 2011

Vedrai una città regale, addossata ad una collina alpestre, superba per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica signora del mare

Voi sapete quanto ami la mia città.
I miei coetanei non vedono l'ora di abbandonarla, di fuggire lontano, di vivere in luoghi stranieri che pensano offrano molto di più della terra su cui siamo nati e cresciuti.
In me negli anni è scattato il sentimento opposto, mi sono sentita ancora più attaccata, più radicata a questa striscia di terra che ci costringe a vivere appesi l'uno sopra l'altro.
E se qualcuno prova a denigrarla senza conoscerla, a criticare Zena, i suoi abitanti e il loro carattere gratuitamente, magari infarcendo il tutto con i classici luoghi comuni, bhè ecco per me quel qualcuno può anche sparire dalla faccia della terra. 
Sono campanilista, tanto, e ricordo tutto. Per poi riversarlo tutto, piena di rabbia, addosso a chi abbia osato parlare.

Sono orgogliosa della mia città. Anche se è ferma. Anche se è indietro. Anche se le cose da fare sono nella mente di tutti ma poi non si fanno.

Vedere quelle immagini ieri, tutto il giorno divisa tra la televisione e il web, mi ha fatto male.
E' vero che è colpa dell'uomo. 
E' vero che, in Liguria soprattutto, non abbiamo spazio per costruire per cui la cementificazione selvaggia va a discapito della natura. 
Poi lei fa sentire la sua presenza e a quel punto nessuno la può più fermare.

Vedere i tuoi luoghi, quelle strade che hai percorso migliaia di volte venire sommerse da un'acqua marrone che si mangia tutto fa impressione.
Poi le notizie, una dopo l'altra, di sette persone travolte dalla furia. Una botta addosso che lascia i lividi.

Genova ne prende tante di botte, ma è la Superba.
Un aggettivo che è non è proprio positivo, se ci si pensa bene.
Presuntuosa, orgogliosa, fiera come il carattere dei suoi cittadini, inizialmente. Che non si aprono -in un primo momento- nei confronti di chi non conoscono (occhio che questo non è un luogo comune, ma un dato di fatto. Provare per credere).

Questa è l'ennesima botta, Genova.
Ma tu sei solita mugugnare su argomenti che anche tu sai che alla fine non sono così fondamentali. Quando c'è da rimboccarti le maniche fai sul serio, testa bassa, pochi discorsi e non guardi in faccia a nessuno.
Spero di poterti aiutare presto, mia Genova; appena daranno il "pronti, via" saremo lì tutti in prima fila a spalare, pulire, spazzare, lavare via tutto quello sporco che ti ha infangato, proprio come ha fatto il mio papà e tante altre persone nel 1970.
E ti faremo tornate ancora più splendente e Superba di prima.


11 commenti:

  1. :'( è ora di rimboccarsi le maniche e dimostrare cosa vuol dire amare Genova, la propria città!

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  2. Superba come prima. Iaia, meno male stai bene!

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  3. Questo post mi ha commosso e mi ha dato i brividi. Amare la propria città vuol dire farlo sempre, anche e soprattutto in momenti del genere.
    Vedere Zena in queste condizioni ha fatto male anche a me quindi posso solo immaginare quanto possa essere doloroso, ma sono certa che riuscirete a farla tornare "più splendente e Superba di prima".

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  4. se potessi sarei già lì a spalare con voi! un grande in bocca a lupo!

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  5. non si dovrebbero vedere simili cose..
    baci
    veronica

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  6. Bellissimo post...si coglie la tua immensa sensibilità...sei una persona splendida!

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  7. ho visto che su twitter hai criticato la puntata di presapiretta su Genova, non è che puoi spiegarci il perché? hanno detto qualche inesattezza?

    bianca

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  8. Bianca, a un certo punto un signore che spiegava la situazione ha detto: "vedete? questa è la terra su cui costruiscono le case, non costruiscono sulla roccia" e ha staccato un pezzo di terra dal bordo strada, lontano dalla casa in questione.
    Mi è sembrata un'affermazione un po' qualunquista.
    Poi mi ricordo che ne aveva detto un'altra ma purtroppo ora non me la ricordo!
    Solo questo signore (mi sono persa l'inizio, quindi non so che identità/professione/ruolo abbia) ha detto delle cose che mi hanno lasciato perplessa. Per il resto è stata una trasmissione molto interessante.
    Io amo Genova e sono conscia dei mille difetti e errori che ha.
    Però in quel frangente mi sembrava che si facesse dell'allarmismo e del vittimismo con cui non mi posso trovare d'accordo.
    Bisogna dire le cose come stanno veramente, senza esagerare solo per fare polemica.

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  9. E ogni parola che hai scritto è una carezza per Genova, te l'ho già scritto su twitter, ma qui posso dirtelo meglio.
    Grazie, ogni volta che trovo qualcuno che ama Genova così tanto, non posso far altro che ringraziarlo, lo merita tutto questo grande amore, la Superba.

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