venerdì 21 dicembre 2012

Sull'orlo di una crisi di nervi

Comprare i jeans per me è sempre stato un problema, non tanto per la ricerca del taglio giusto ma piuttosto per il momento fatidico della prova in camerino. Prima di essere acquistati i jeans infatti assumono la consistenza della cartavetro e puntualmente mi sprofondano del baratro del "Oddio, che fianchi larghi che ho!" con la voglia di uscire dal camerino urlante e isterica e i pantaloni a metà coscia che non ne vogliono più sapere di andare nè su nè giù.
Superato questo scoglio, in vista c'è un'altra tempesta: l'orlo.
C'è una regola non scritta che mi sembra di non riuscire ad afferrare. Quella in base alla quale i "costruttori" di jeans fanno le gambe lunghe tre chilometri.

Ragioniamoci.
Io non mi considero affatto una persona bassa (1.72 cm). Sì, mi lamenterò un po' dei miei fianchi ma se non sono particolarmente gonfia e se mi sforzo un po' in una 42 ci entro bella contenta.
Perchè i jeans quindi hanno sempre quei dieci centrimetri di stoffa in più alle due estremità?
Voi stilisti dei moderni ex pantaloni da lavoro vi ispirate forse alle classiche forme della donna mediterranea, ossia la giraffa, altra tre chilometri e con le gambe a stecchino?
Siete invece forse nel businessdella stoffa?
I vostri manager vi hanno detto aumentare il giro d'affari degli orli delle sarte?
Amate le donne con delle fisarmoniche alle caviglie?
Ogni volta che comprando un paio di questi malefici calzoni blu ho visto quell'ammasso laggiù ai miei piedi ho pensato "Poi mi faccio fare l'orlo da mammà".

Sì, credici.
Mai fatto fare, un po' per pigrizia un po' perchè diciamocelo, l'orlo casalingo non viene mai come quello originale, con il filo spesso e un po' consumato in fondo.
Per cui la maggior parte delle volte finisce che risvolto tutto all'interno e tanti saluti.
SI' PERCHE' QUELLO E' BELLO ESTETICAMENTE, COME NO.

Poi apro il blog di Atlantic-Pacific e trovo questo.
Zac! Un colpo di forbice e voilà!
Perchè non ci ho pensato prima io????


La stessa nostra amica d'oltreoceano ha però anche lei ogni tanto qualche défaillance con l'orlo dei jeans.
E con il colore dei calzini.
E con le calzature.
E con gli abbinamenti.
Insomma, è umana anche lei, stavo iniziando a sospettare del contrario.


martedì 18 dicembre 2012

Del perché mi faccia male guardare i tutorial di trucco su You Tube

Approfittando di uno sconto sulle spese di spedizioni (mannaggia a voi, esperti del marketing!!) miliardi di secoli fa ho fatto shopping on-line makeuppifero su E.l.f..
E un mese dopo ho replicato.
Avevo già comprato alcune cose in passato, alcune buonissime e alcune un po' meno ma mi sono decisa a dare al sito inglese una seconda possibilità.
La cosa che più mi stupisce è la velocità con cui queste mega scatole ti arrivano. Le odiosissime Poste Italiane quest'estate mi hanno fatto dannare per due stupide buste spedite con ordinaria mentre l'evoluta stirpe anglosassone spedisce pacchi a destra e a manca come se fosse niente.
E sono convinta che se non si avesse a che fare con le Poste Italiane dal confine in poi le spedizioni arriverebbero anche prima.
Oh.

Passando ad un immensa frivolezza in cui non ci sono limiti vi faccio vedere cosa ho comprato.

1. Mascara trasparente per ciglia&sopracciglia.
Il mascara trasparente è stato il primo trucco concessomi in tutta la mia vita. Mi sentivo figa io, col mio mascara trasparente. Cioè, sono grande, capito?
No.
Per cui c'è stata una tenerezza infinita quando tra le pagine del sito ho trovato questo antico amico.
In verità io ora lo uso per fissare le sopracciglia.
Perchè, s', mie care amiche che mi seguite da casa: non bastano i capelli, io ho anche le sopracciglia ricce.

2. Ciglia finte.
Ogni tanto compro ciglia finte che provo a mettere con scarsi risultati.
Che quindi butto.
E che poi ricompro perchè "dai, magari una volta mi servono!"
Abbiate pazienza con me

3. Robo tipo al thè verde da mettere su brufoli, brigoline e affini.
Funziona!

4. Blush alla pesca.
Perchè qui non ci facciamo mancare nulla.


5. Pennello multifunzione: spazzolina per sopracciglia (soprassediamo) e pettine per le ciglia.
10 punti, quando il mascara odioso fa i grumi.
6. Pennello da fondotinta.
Quest'anno sono caduta sotto il giogo del fondotinta anche io.
7. Pennello da rossetto.
Io, che non tollero un rossetto neanche per due minuti (vi odio, esperti del marketing, vi odio!!)


8. Primer per occhi (ma che io mi spalmo su tutta la faccia).
Mio fratello mi ha già spaccato il bottiglino, per cui ora giace tipo sacra reliquia nell'armadietto, intoccabile.
9. Pennarello eyeliner.
Voto: non sufficiente.
10. Eyeliner.
Voto: non classificabile.
Mi spiace ma l'eyeliner del Cioè blu con i glitter inverno 1995 aveva una qualità maggiore.


Nella seconda tornata, care amiche, abbiamo invece:

11. Svariati pennelli di altrettanta svariata natura di cui non saprò cosa farne, visto che quando uso gli ombretti il risultato è sempre lo stesso: sì, tu, amico panda.


12. Pennello a matita di cui ovviamente non riesco a stare senza (?)
13. Spray che dovrebbe aiutarmi a mantenere più a lungo il risultato finale dello schifo di trucco che mi spalmo in faccia (che fortuna eh)
14. Pinzette da sopracciglia.


martedì 11 dicembre 2012

That's mine! e Remaco: il ritorno.

Ecco altre foto dell'evento That's mine! e Remaco!

Per le meravigliose foto ancora grazie all'amico/fotografo Paolo Rossetto.




Con Anna di Moda per Principianti ♥





Modelli che posano davanti all'obiettivo:




Friends :)

mercoledì 5 dicembre 2012

That's mine! e Remaco

Un giorno di agosto, su una barca in mezzo allo splendido mare dell'Arcipelago della Maddalena.
Una ragazza non troppo seria che prende in mano tutto dicendo "Questo potrebbe diventare un bellissimo paio di orecchini!". Sì, anche con l'esca artificiale.
Un'idea: "Organizziamo un'esposizione da me. Remaco e That's mine! insieme".
Un calendario. Quando? Quale giorno della settimana? In che periodo?
Un'organizzatrice di eventi, che se poi coincide con la figura della tua migliore amica è la combinazione perfetta.
Un fidanzato: se non c'era lui ad aiutarmi io ero ancora lì perduta e agitata.

Il risultato è stato uno splendido evento, venerdì 30 Novembre: un aperitivo organizzato alla perfezione (dico così perchè il mio contributo è stato minimo :D) pieno di persone e di amici.
Ce ne aspettavamo un centinaio, ne sono arrivati più del doppio!
La cornice sono stati gli spazi Remaco degli amici Michele e Luca dove tutte le più belle tipologie di parquet e rivestimenti facevano da sfondo alle foto scattate dall'amico twittero e non Paolo Rossetto (poi uno dice che dalla rete è un brutto posto).
L'aperitivo, le decorazioni e l'organizzazione, tutto splendido e super professionale, sono stati opera della super amica Brigida Ravano, che di mestiere fa proprio l'organizzatrice di eventi e di matrimoni: 
senza di te ci sarebbero state solo patatine, Coca Cola e tanti saluti!

Chi si loda si imbroda, dicono. Però in questo caso non posso non dire che venerdì è stato un successo. E i miei ringraziamenti vanno dalle persone più strette che mi hanno aiutato a tutti coloro che hanno deciso di venire, le mie amiche blogger del gruppo Bloggers from Genova e anche a chi mi ha mandato l'in bocca al lupo da tutte le parti di Italia!

Vi lascio con una piccola anticipazione delle foto:








martedì 30 ottobre 2012

"Ti piace più un piatto caldo o uno salato?"

Se ci ponessero questa domanda penseremmo tutti che il nostro interlocutore abbia qualche serio problema mentale.
Caldo o salato non sono opposti. Se mai caldo/freddo o dolce/salato.
E' possibile infatti mangiare un piatto caldo salato. Ma anche freddo. E lo stesso vale per il dolce.

La stessa logica vale per i capelli.
"Hai i capelli ricci o lisci?" non si dice.
Liscio non è il contrario di riccio. Ma questo il mondo pare non saperlo (e neanche i professionisti).
Così mi sono decisa a scrivere questo post per educare il mondo.
Mi ringrazierete.
(Scherzo ovviamente).

Gli esatti aggettivi che descrivono lo stato dei capelli sono: liscio, il suo contrario crespo, dritto e il suo contrario riccio (o mosso).
Per cui, proprio come avviene con il paragone culinario si possono avere le varie combinazioni liscio/dritto, ma anche liscio/mosso o riccio. E ovviamente anche crespo/dritto e crespo/riccio.

Ma spieghiamoci meglio.

Capello liscio
Il primo aspetto che permette di definire lo stato di "lisci" ai capelli è la lucidità.
E con lucidità non intendo lo stato in cui sono i capelli non proprio freschi di doccia, quello è un altro paio di maniche. Intendo belli lucidi come quelli delle pubblicità degli shampoo&affini. Corposi, setosi, morbidi.
Analizzando un capello liscio si può notare che ha una curvatura uniforme, non ha minuscole ondine ravvicinate. prendendone una ciocca i capelli, poi saranno tutti uniti e compatti fra loro assumendo la stessa forma.
Solitamente è abbastanza modellabile e sottoposto ad umidità o bagnato non cambia: al massimo forma delle onde morbide o del boccoli, ma le ciocche continueranno a rimanere compatte.
Generalmente i capelli lisci si hanno naturalmente, è una caratteristica genetica, ma possono anche essere ricreati più o meno faticosamente in maniera artificiale.




Capello crespo
Ahimè, il capello crespo è l'esatto opposto della categoria precedente. Dico ahimè perchè i miei capelli ricadono fra quelli considerati crespi.
Il primo aspetto, anche in questo caso, è l'effetto ottico: i capelli crespi, che siano dritti o ricci sono opachi. Colpiti dalla luce non fanno quel bel riflesso tipico da cartone animato giapponese ma sono "otticamente piatti".
Possono essere morbidi, ma di quel morbido tipico della lana di pecora. Morbido come un maglione di lana che però punge un po', come quelli odiosi che indossavamo da piccoli.
Ogni capello è poi animato da uno spirito indipendentista più o meno sentito: ognuno va per il suo verso. Soprattutto se dritti (o pseudo-dritti), all'interno di una ciocca di capelli crespi si potrà osservare che tendenzialmente almeno il 30% di capelli ha una direzione propria e non resta unito agli altri.
L'umidità è la peggiore nemica: puoi stirare, trattare, spalmare, piastrare quanto vuoi ma una singola, microscopica goccia d'acqua ripristinerà lo stato naturale delle cose aggiungendo massicce dosi di volume.
Il singolo capello crespo, osservato da solo, presenta onde grandi e piccole una dietro l'altra senza un minimo senso, completamente random.
Anche questa qualità (qualità???) è genetica e caratteristica. Può essere ricreato a partire da una capigliatura liscia attraverso la cotonatura e il caro e vecchio anniottantissimo frisè, a patto che sia fatto a caso e non con un criterio logico.




Capello dritto
Il capello dritto è quello che, in generale, tutti pensano sia liscio. 
Dritto vuol dire senza curvature, spaghetto insomma, senza un minimo di movimento.
I capelli dritti possono essere naturali (in generale la persone dotate di capelli dritti si lamentano sempre della mancanza di volume) o "artificiali" (ottenuti con la piega con phon e spazzola o con la piastra).


Capello riccio/mosso
Essendo il contrario di quello dritto, il capello riccio o mosso e quello che presenta curve più o meno grandi. Sono ovviamente ricci i capelli tipici delle etnie africane ma anche i boccoli o le onde ottenuti con i ferri arricciaspiccia, bigodini o quant'altra diavoleria tricotica.



Come prima vi avevo anticipato, le caratteristiche di cui vi ho appena parlato si possono mescolare tra di loro:

Capelli lisci e dritti



Capelli lisci e ricci/mossi



Capelli crespi e dritti



Capelli crespi e ricci/mossi



I miei capelli, ad esempio, sono crespi di natura (eh che fortuna). 
Se li asciugo al naturale li ho ricci (cosa che non faccio quasi mai perchè perdono la forma del riccio non appena li tocco, per cui poi il risultato è quello di una massa di paglia informe):


La maggior parte delle volte quindi li stiro per farli dritti con phon e spazzola, con scarsi risultati se il tempo è umido (99% dei casi); se sono particolarmente ispirata li faccio poi mossi in fondo:


Essendo crespi, anche se stirati, i miei capelli proclamano la loro indipendenza con moti di ribellione inseguendo ognuno la propria strada. Il risultato? Si gonfiano:

qui sono con Anna di Moda per principianti

Ecco i miei capelli nella loro intera bellezza, stirati, dopo una bella passeggiata sotto la pioggerellina