Riemergo.
Ciao.
Non sto a raccontarvi quella dell'uva, sul perché non ho più scritto, sul lavoro e su tutti i bla bla bla che non sono interessanti e tanto lo so che non li si legge e si salta direttamente al paragrafo successivo (almeno, io faccio così, sorry).
Dico solo che in questo mese esatto di silenzio sono stata una settimana a Vilnius.
"Andiamo per questo "X" motivo a Vilnius"
"Ok.
E dov'è?"
Cos'è? Una parolaccia? E' una maniera elegante per mandarmi a spigolare?
No, cara. E' la capitale della Lituania, 'gnurant.
Ah.
Uno dei più grandi centri storici barocchi, dice? Apperò, interessante.
Vilnius è.
Vilnius è la capitale della Lituania.
Che sta sopra la Polonia e sotto la Lettonia (capitale: Riga) e sotto ancora l'Estonia (capitale: Tallin). Ora lo so, miracolo.
Vilnius è ogni persona lì sa bene l'inglese, tutti.
Vilnius è quindi la figuraccia: "Excuse me, do you speak english?" "OF COURSE"
Vilnius è la gentilezza estrema dei suoi abitanti.
Vilnius è le macchine che inchiodano prima delle strisce pedonali per farti passare.
Anche se solo lo stai pensando.
Anche se è la capitale dello stato europeo con il più alto numero di incidenti automobilistici.
Vilnius è il centro storico pieno di casettine color pastello che sono un amore.
Vilnius è una lita, che vale circa 0,28€
Vilnius è un litro di birra a 3,5 litas (no, il biberon non lo danno in omaggio).
Vilnius è il cibo che costa poco ma Zara che costa uguale (d'oh!).
Sì, lo so, mi accontento di poco.
Vilnius è girare e perdersi a piedi nel centro storico, ordinato e pulito.
Vilnius è piazzette con il prato perfette.
Con il baretto carino in mezzo.
Con i giochi ordinati per bambini (su cui però vanno anche i grandi, ehm. Lo so, io non riesco a stare lontana dalle altalene).
Vilnius è la marea di carrozzine e la quantità enorme di bebè (grazie a incentivi statali che mirati per la crescita della popolazione).
Vilnius è persone devotissime e tutte sedute ordinate in chiesa, senza muoversi.
Vilnius è "Guarda, una chiesa", "Guarda, un'altra chiesa", "Guarda, altre tre, sette, novantamila chiese".
Vilnius è talmente tante chiese che a Napoleone venne l'idea di portarsene via una, tant'era bella (per fortuna non l'ha fatto).
Vilnius è G. lontano millemila chilometri :(
Vilnius è anche lunghe telefonate su Skype.
Vilnius è l'appartamento con la camera da letto (la mia) senza finestre (viva il regolamento edilizio!)
Vilnius è i
cepeilinai, che sembrano canederli ma in verità sono ancora più pesanti.
E io non sono riuscita a finirli.
E chi mi conosce sa quanto sia difficile che io lasci qualcosa nel piatto.
Vilnius è anche il rischio di trovarti orecchie di maiale al forno nello stomaco (per fortuna ho scampato il pericolo).
Vilnius è uno stuolo di majorette con banda annessa che attraversano il centro, a caso (ovviamente avranno avuto la loro ragione, ma a me è rimasta oscura).
Vilnius è una bellissima Università, antichissima e stupenda.
Vilnius è chiederti perché fino al 1400 adorassero il dio Tuono.
Vilnius è la pioggia tutte le notti e il cielo terso e limpido (e il caldo boia) tutti giorni.
Vilnius è il cielo terso e limpido (e il caldo boia) tutti giorni tranne l'ultimo, in cui ti delizia con uno splendido e lunghissimo acquazzone per tutto il pomeriggio stile alluvione (la gente, noi compresi, è rimasta bloccata agli angoli dei marciapiedi perché non riusciva ad attraversare/guadare a piedi le strade).
Vilnius è "Andiamo a vedere la statua di Frank Zappa, dai!", farsi cogliere dal suddetto acquazzone e ripararsi sotto un terrazzino.
Vilnius è il quartiere fricchettone di
Užupis, Repubblica indipendente dal 1997, con il proprio esercito (12 persone), il proprio vescovo e la propria costituzione.
Insomma un luogo losco (cit.).
Vilnius è la piazza ENORME a fianco alla cattedrale (sai che bei giri in bici o sui pattini da bambini!)
Vilnius è Moccia anche qui, questo non ce lo schiodiamo più di dosso, anche in versione Game of Thrones o ottocentesca.
Approposito.
Vilnius è Game of Thrones OVUNQUE.
Vilnius è un Municipio neoclassico che sembra un tempio, con la sua a splendida piazza piena di ristoranti.
Vilnius è ambra per turisti (ovviamente ci sono caduta) e negozietti di lino carinissimi.
Vilnius è il quartiere del ghetto, in cui, camminando per le stradine di ciottoli, sembra di passeggiare in un paesino delle fiabe.
Vilnius è.. Parigi? No, no, è Vilnius!
Vilnius è prati enormi intorno al fiume
Neris, dove la gente può stare, sdraiarsi, giocare a pallone.
Vilnius è spazi. Spazi anche per giocare a beach volley, a
basket (principale sport lituano, altro che calcio, tzé.
Vilnius è non capire le marche delle acque proposte al ristorante, sceglierne una a caso e
beccarne una dal sapore misto tra sale e varichina.
Vilnius è... vicina a
Trakai, una piccola cittadina su un lago da cuori negli occhi (in quei giorni ospitava i mondiali under 23 di canottaggio, sull'aereo Riga-Vilnius sono saliti dei fustacchioni marchiati sulle magliette "Sud Africa" da svenire. Ehm, sì, ciao Gabri che leggi).
Casettine di legno a Trakai, sembrano quelle delle bambole:
Statuetta di Gesù triste, everywhere in Vilnius:
Il meraviglioso castello, che dentro sembra quello dei Playmobil:
Silhouette anche qui!
Simpatica ed elegante immagine del menù in un ristorante: la cucina era quella tipica (buonissima!) dei
Caraimi, comunità di origine turca che vive a Trakai da 600 anni.
E quindi.
Quindi Vilnius cos'è?
E' una città meravigliosa, che consiglio a tutti di visitare e in cui spero di tornare con qualcun altro, magari visitando anche Riga e Tallin ♥
P.s.
Le foto sono tutte scattate con l'iPhone. La reflex era pronta e bella carica per venire con me ma la simpaticissima Air Baltic permette solo 8 kg di bagaglio a mano.
Il mio computer -caricatore compreso- pesa 3 kg.
Sopravvivere per 7 giorni con meno di 5 kg mi sembrava esagerato (contando che io solitamente mi porto l'armadio dietro) e così è dovuta rimanere a casa :(