martedì 30 novembre 2010

iaia PR? ajajajajaiiiii!

No. Decisamente io non sono destinata a fare l'organizzatrice di eventi.
Anni buttati nella spazzatura a guardare The O.C. ,The Hills e ora The City, insomma tutti quei telefilm in cui tutte le brave ragazze americane organizzano feste, party scolastici, pranzi, cene colazioni non mi hanno insegnato nulla.
Persino Heidi Montag lavora come PR, persino quel cervellino da pinolo riesce ad organizzare COSE e io no. Magari ci riesco, l'impegno ce lo metto ma la nuvola (in senso letterale) di Fantozzi mi perseguita.

Estate 2007 (?): barbeque in giardino. Arriva la Bora triestina, bisogna spostare i tavoli dentro, Gabri rischia il ricovero per intossicazione da fumo (era lui il fuochista).

15 Agosto 2010: "Venite tutti a mangiare alla sagra del mio paese in campagna!". Arrivò anche un ospite indesiderato: un nubifragio.

28 Novembre 2010: Polenta coi colleghi in campagna. Forse avrei dovuto scrivere polenta e NEVE. Finchè tutti non mi hanno scritto un sms di conferma di essere arrivati a casa sana e salvi non sono stata tranquilla, avevo il terrore che mi rimanesse qualcosa di terribile sulla coscienza.

Forse tutti questi (e altri che non sono stata a raccontare) sono segni del destino? Forse la mia casa campagnuola mi sta dicendo che non vuole più che io organizzi qualcosa al suo interno? Mi odierà?
Forse sarebbe stato meglio che io rimanessi a casa a produrre collane e orecchini??

Per chi lo volesse sapere: no, gli Ugg non tengono la neve.

In questa foto non sembra troppo il vecchio signore con la pala di Mamma ho perso l'aereo?

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martedì 23 novembre 2010

Pumpkins everywhere!

Nonostante mi sia accorta di rappresentare l'unico elemento sulla faccia della Terra in grado di far marcire una zucca, io non mi arrendo. Mi sono fatta una cultura in fatto di zucche&affini, ne ho comprata una della tipologia "Mantovana" e l'ho abbandonata in cucina!
Mio padre continua a lanciarmi frecciatine (vorrebbe vedermi ai fornelli che spadello, ma lui non sa che io+mia madre+cucina -intesa come attività- siamo altamente incompatibili), io nel frattempo ho fatto lo sforzo di cercare una ricetta di una torta salata per bimby perchè da sola io NON SO cucinare.
Vedremo che succederà!







lunedì 22 novembre 2010

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Non so, non so.
Sono giorni strani questi. E' tutto questo periodo che è strano. Mi ritornano addosso sensazioni di angoscia che non sentivo da anni. Ho pensieri (e problemi) che rifuggo evitandoli e cercando di nasconderli per non vederli e non pensarci su. Come uno struzzo con la testa nella sabbia. La cosa funziona temporaneamente, e questi pensieri risbucano fuori nei momenti meno adeguati e mi fanno stare male. Lo so che non dovrei, che dovrei comportarmi proprio all'esatto contrario, affrontando la cosa, proprio ora che QUEL problema sembrava mezzo risolto. Ma facendo così IL problema ritornerà presto e sarà peggiore del solito, e la cosa mi distruggerà ancora di più.
Vivo la vita superficialmente, dando troppa importanza a cose più superficiali per distrarmi da quello a cui invece dovrei dedicarmi di più. Le giornate passano troppo velocemente e mi sembra di non concludere nulla.
A volte mi viene da pensare che ho sbagliato tutto, che forse non ho voglia di prendermi le responsabilità, che vorrei solamente una vita più semplice e serena, senza puntare troppo in alto. Gli altri invece si aspettano tanto da me ma io ho paura.
Mi faccio tante domande a cui non so e non voglio dare risposta, guardo al prossimo anno con ansia: quanto in fretta passerà? E dopo? Cosa farò? E soprattutto dove?

Scusate lo sfogo di un post sibillino, ma ne avevo bisogno.

lunedì 15 novembre 2010

Calcio?

Premetto che con il calcio ho sempre avuto un brutto rapporto: a mio padre non è mai interessato minimamente, a mia madre sì, sapevo che da ragazza era tifosa ma ho sempre pensato che non fosse interessata granchè.
I miei cugini invece erano degli sfegatati -come un tempo si diceva- due per ogni squadra genovese, e io da piccola passavo le giornate con loro a sentirli parlare di Quello o Quell'altro giocatore o gridare giocando a Subbuteo.

Crescendo, mio fratello ha incominciato ad appassionarsi, e con lui anche io. E con noi anche nostra madre (che si è scoperta essere la più tifosa di tutti, matta completa per l'Inter). Andavo allo stadio e non ci capivo niente. Urlavo quando urlavano gli altri, cantavo quando cantavano gli altri. Esultavo quando facevano goal, ma non penso di aver mai riconosciuto un giocatore in campo. Mi divertivo e basta, insomma.

Poi ho smesso, la pseudo-passione è scemata e mi sono messa con Gabri. Squadra avversa. Acerrimo tifoso.
I primi tempi la domenica era out, perchè o andava allo stadio o guardava la partita in tv. Da lì è partita un'estenuante lotta per bandire il calcio dalla mia vita (e da quella di Gabri).
Per ora ho ottenuto unicamente due domeniche al mese: le due in cui la sua squadra gioca in casa lui va allo stadio, ma quando gioca fuori non deve pensare neanche lontanamente di poter guardare la partita. Una domenica per uno mi sembra più che giusto.

Il dramma è che, quando siamo in compagnia, tutti gli stupidi maschietti bamboccioni con il cervello ripieno di noccioline si riuniscono in branco come scimpanzè affamati e tra collegamenti a internet con il cellulare, cuffiette e altri aggeggi tecnologici infernali riescono comunque a rimanere informati minuto per minuto sulle azioni calcistiche più salienti.
Fanno finta di ascoltarti -magari- ma poi quando parli loro ti continuano a fissare con faccia inebetita, lì che sembra che non abbiano il dono della parola, e poi capisci che hanno una cuffietta che, dal collo della maglietta, sale su verso l'orecchio. Come a scuola -.-'

Ecco, questi momenti il calcio me lo fanno ODIARE.

Quando qualcuno però osa toccarmi la mia Sampdoria, stai tranquillo che ti ritroverai a pensare "Eh bhè. Me la Sono cercata." :)

mercoledì 10 novembre 2010

Indovina chi ha la faccia così

Prendo in prestito da Talk Is Cheap* (più precisamente da QUESTO post) la vera storia dei personaggi di "Indovina Chi?". Chiunque l'abbia scritta è un genio del male.

Tra parentesi, Tom era il mio professore di Storia e Filosofia al Liceo. Uguale spiaccicato.

Ecco a voi la vera storia di tutti i personaggi di “Indovina Chi?”, il famosissimo gioco in scatola che ha fatto divertire tante generazioni.

Peter è il papà di Susan, la madre è morta, sono nati ad Hockenaim, in Germania. Susan e Richard sono sposati ed intellettuali radical-chic di sinistra, Susan è una scrittrice, mentre Richard, fumatore di sigaro e favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere, lavora al catasto.

Richard è cognato di Bernard, che lavora al KGB; non si sa molto su di lui e nessuno della famiglia sa che è una spia. La moglie Maria crede che lui sia un semplice operaio metalmeccanico.

Charles è sposato con Claire e hanno una figlia, Anita che ha una storia sofferta conAlfred che la fa “tribolare”.

David, fratello di Charles purtroppo è ancora single; i due gestiscono una piccola s.r.l di impiantistica idraulica.

L’investigatore privato, nonché agente speciale F.B.I George, è comunque sulle tracce di Bernard (c’è qualcosa che non gli torna!); per questo si affida la consulenza del rinomato esperto di informatica Joe.

Intanto nella piccola biblioteca di quartiere per ragazzi gestita dal P.G.A.Q. (piccolo gruppo anziani quartiere) i tre Sam, Paul e Tom continuano nelle loro perverse abitudini tendenti alla pedofilia spinta via ftp. Sulle pratiche di questi ultimi cade l’ombra del sospetto ormai da molti anni dopo le ripetute lamentele da parte dei genitori di molti bambini del quartiere. Ma vista l’importante posizione sociale di Sam, assessore alle politiche giovanili della città, nessuno ha ancora avuto il coraggio di parlare. Vige l’omertà.

Nel “giro” troviamo spesso anche Alex e Philip, una nota e duratura coppia omosessuale dichiarata.

Frans e Eric invece preferiscono mantenere la segretezza, visto il lavoro importante di Eric (Sottotenente della Marina, Capitano di Vascello).

Trasferitisi da poco dal Marocco in un piccolo bilocale nel quartiere turco della città,Max ed Anne rilevano una piccola attività, convertendola nel più economico Donnër Kebap. Mentre Max si occupa della cucina e del servizio ai clienti, Anne si dedica alla cura della casa e all’aspetto finanziario dell’attività.

I due fratelli Bill ed Herman, detti “the Red Brodda”, fin da piccoli godono di una fama infelice.
Infatti derisi da tutti conducono una vita misera ed infelice. Herman lavora come impiegato alle poste coltivando l’hobby per la filatelia e la numismatica; mentre Bill lavora part-time (solo notturni) nella multinazionale Mac Donalds (divisione Mac Drive). A causa della sua malformazione cranica detta scherzosamente in gergo medico “testa ad uovo” riesce spesso a trovare piccoli lavoretti come attrazione nel luna park del quartiere.

Infine Robert, allibito da chi lo circonda, continua a chiedersi cosa centri lui in tutto ciò.

martedì 9 novembre 2010

Oh, ma che dolcezza questa mini-pochette/borsetta a forma di coniglio ♥
Se avessi tempo e voglia di farla la riempirei con quei pochi rossetti e burrocacao che ho e la metterei sul micropianale del mio bagno che giusto giusto è azzurro.
Se aveste voglia di farla voi per me e spedirmela (ahahah) le istruzioni per confezionarla sono QUI!

lunedì 8 novembre 2010

Vecchie glorie

Dannati telefilm americani: si scambiano gli attori tra di loro e io vado in confusione. Wilhelmina di Ugly Betty è nel cast della settima stagione di Desperate Housewives, Sam -sempre DH ma stagione 6- ricompare nella quarta stagione di Gossip Girl, MA assomiglia tremendamente a Trip Vanderbilt, cugino di Nate (seconda stagione) e io, svampita come al solito, mi domandavo perchè Serina facesse finta di non conoscerlo quando se l'è spupazzato per tutta una serie.
Guardando i nuovi episodi della settima stagione spunta fuori un nuovo personaggio, Keith, tuttofare di Bree.
"Ah, io questo l'ho già visto. Ma chi è? Apperò che tronco di pino".
Spremo le meningi ancora un po' (distratta notevolmente nel mio compito da quella montagna di muscoli e tatuaggi) e mi viene in mente!
Questo:


taaaanto tempo fa era questo! :S



Ovvero Brian Austin Green alias David Silver di Beverly Hills 90210. Quello sfigato col ciuffettone, che tutte disprezzavano tranne me ♥ Le mie amichette erano tutte impegnate a osannare Brandon o Dylan, mentre il mio cuoricino di bambinetta batteva in gran segreto per David. Le rare volte in cui il mio segreto veniva svelato venivo ricoperta di insulti del tipo "Ma quello sfigatooooo?? Ma è bruttissimooooo!"
Al contrario di quello che pensavano loro ora invece Brian è uno stragnocco ed ha impalmato la a-sua-volta stragnocca Megan Fox, mentre i loro bambocci Brandon e Dylan non mi sembra che siano andati avanti granché (muhauahuahua).
Ci ho visto lungo :P






Brian, molla la Megan e mettiti con meeeee!



mercoledì 3 novembre 2010

Tumbrl

Pur non avendo ancora capito bene a che cosa serva e che differenza ci sia con un blog normale, dovete sapere che passo delle ore sui vari blog-tumbrl, saltando da uno all'altro e salvando le immagini che mi piacciono di più





Fular

Se voleste utilizzare il vostro foulard di Hermes per fasciare -che ne so- una bottiglia di vino finita e sporca per buttarla nel bidone della differenziata, ora sapete come fare!

(click to enlarge)

martedì 2 novembre 2010

E adesso?

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVDp0M2FFB21SPteQDHRNy2Ontv5XQwxaaI0Ky6VZEH9i96WVDHV4G_ygvBpoXev1BjaqLuTyI-Ge6HectkQKtbponwZ7kbKtMmEK4EADrc9uzlTpRo8_DkxGas9Hwkc2D9MaKtBkzOOnj/s720/me_326_no_swim_dogs_bicycle.jpg

I have a dream.

Voglio esattamente i capelli così: lunghezza, taglio e colore.


amlul.com

Ultimamente sto utilizzando il ferro-arricciaspiccia, in pratica sono diventata la copia vivente di Lauren Conrad, biondo e occhi azzurri compresi.
Il risultato è che se prima impiegavo un'ora per il parrucco completo ora impiego UN'ORA E MEZZA. In pratica per lavare i capelli devo prendere FERIE.