lunedì 8 aprile 2013

L'anello del potere

Con gli anelli ho un rapporto di amore/odio.
Mi piacciono molto come gioiello (prezioso o no che sia), mi piace vederli su una bella mano, mi piace vederli esposti nelle vetrine.
Peccato che non li sopporti poi una volta indossati. E' anche per questo che That's mine! ha una produzione in fatto di anelli veramente scarsa.

Quando ero alle medie avevo trovato in una scatolina in campagna un vecchio anello di mia mamma, una semplice fascia alta di metallo con dei buchini a forma di cuore. Lo indossavo al pollice e mi sembrava di essere una superfiga, ribbbbbelle e anche un po' altenativa. 
Lo mettevo tutti i giorni e tutto il giorno, se non ricordo male non lo toglievo mai. Infatti si era ossidato e mi lasciava sempre sulla pelle quella classica ombra verdastra che lasciano i metalli non particolarmente di qualità.
Quando andavo dalla nonna avevo l'obbligo categorico di toglierlo e di strofinare via la macchia perchè non era carino per una ragazzina della mia età portare anelli al pollice e tantomeno avere macchine sulle dita. Eh.

Passato l'anello cuoricioso non ho mai più portato anelli. Li compravo perchè mi piacevano ("Certo che lo indosserò!") ma poi non riuscivo a tollerarli per più di dieci minuti.
Grossi e ingombranti, isterica come sono, dopo il primo minuto iniziavo a girarli, toglierli, abbandonarli in giro: non potete immaginare che fastidio mi dava la sensazione dell'anello una volta tolto.

Dopo anni di odio è ritornato l'ammmore: mi sono fatta regalare da mammà due anelli turchi ENORMI, talmente grandi che era impossibile perderli. Ho iniziato a metterli per poco tempo, per una serata o un apertivo e poi sempre di più, finche non mi sono abituata e l'idea di avere nuovi anelli prendeva piede nella mia testa sempre di più.

Da lì il passo verso il primo anello pseudo serio è stato breve. In quel periodo mi affascinavano tantissimo gli anelli con le iniziali incise (chevalier ring se volete tirarvela da fashionista) ma ero dilaniata dal dubbio "Me lo metterò? E se è troppo ingombrante e mi da fastidio? E se poi lo lascio lì? E se poi... etc., etc.".
Alla fine un bel chissenefrega mi ha convinto, il compromesso dell'argento mi sembrava un rischio accettabile e l'ho comprato. Ed è andata bene.
L'anello ha passato il test "irritabilità livello Iaia" e spesso giace al mio anulare destro.

Non pensiate che nonostante tutto non ci siano stati degli enormi fail, tipo, ad esempio, la replica di quello di fidanzamento di William e Kate. 
Nella mia prossima vita -quando imparerò ad essere un filino più sicura di me stessa e meno vergognosa- lo indosserò con disinvoltura e ne riderò insieme alle mie amiche.

Tutto questa introduzione era per parlane non di anelli bensì di porta-anelli.
Poi ci si domanda perchè io scriva poco sul mio blog. 
Perchè non scrivo dei post ma delle Enciclopedie Treccani. E l'Enciclopedia Treccani mica si scrive in un giorno, caro mio.
Quindi dicevo, una mega introduzione per dire tre righe sui porta-anelli:
io uso una semplice coppetta presa da Coin per il puro poco prezzo di 1,50€.
Ecco.
Poi capisco perchè mi danno della prolissa.

Vi lascio con alcune foto dei miei ricchi possedimenti e poi qualche idea carina scovata nel web per voi.




Ecco qui nel loro sommo splendore la mia enorme quantità di anelli.

Fila in alto, da sinistra:
- anello di Kate già citato
- anello con pietra dura viola (di mia mamm, mai messo ma mi dispiace metterlo via)
- anello con pietrine turchesi regalo di onomastico da parte di madre, grande amante di anelli, la quale spera di convertirmi all'uso totale di questi gioielli
- anelli turchi ENORMI
- anello tipo Pomellato

 Fila in basso, da sinistra:
- anello fatto da me medesima con un bottone tutto diamantato. Very fine et elegante.
- uno dei primi anelli realizzato da me bamboccia, con bottone in madreperla
- anello di madre da giovane che riesco a sopportare bene perchè sottile
- altro anello di madre da giovane, talmente sottile e piccolo da non sentirlo neanche (infatti sono sempre lì a guardare se c'è perchè ho il terrore di perderlo). Vive la sua seconda vita grazie alla moda recentemente scoppiata della "tiny jewelry"
- anelli regalo da genitori e fratello per il dottorato: sono tre fedine diverse che porto tutte insieme o una alla volta a seconda del mood.
- l'adorato "anello del cavaliere" con le mie iniziali.






Ecco ordunque le idee porta-anelli scovate durante i miei giri on line; me li comprerei subito tutti se avessi quattordici fantastigliardi di anelli e una stanza da 120 metri quadrati dove metterli.

Anthropologie



Anthropologie again


Von Maur
Michael Aram Ocean Coral Ring Holder

Urban Outfitters


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Queste sono più porta fedi per un matrimonio, ma l'idea resta sempre carina:

BHLDN


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Scatolina semplice antica, recuperata magari in un mercatino dell'antiquariato

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