venerdì 20 dicembre 2013

Mele, pere e clessidre: Forme per me.

A Marzo in tutta la blogsfera è partito un applauso verso gli store svedesi del marchio H&M per l'uso nelle vetrine di manichini con le forme giuste al posto di quelli classici filiformi a cui tutto sta bene a patto che i vestiti siano pinzati dietro. Il dibattito è andato avanti scemando con un "Ma tanto in Italia questo non succederà MAI".

E invece, care amiche che ci seguite da casa, da oggi anche i manichini con le forme sbarcano in Italia!
Purtroppo non vedremo ancora le nostre corrispettive in versione plastica occhieggianti dietro un vetro della nostra città ma potremo ammirarle al di là dello schermo.

Mi spiego meglio.
Oltre alla questione di dimensioni e volumi (non siamo tutte grissini, insomma) c'è anche un discorso ben più ampio su dove queste dimensioni e volumi siano ubicati. E per capire meglio come siamo fatte e cosa più ci dona -ormai lo sapete- c'è la mia celeberrima amica Anna di Moda per principianti.
Una volta capito però la nostra forma (pera, mela, banana ma anche ciliegia, ananas o mango - l'importante è non essere kiwi che poi sai quanto spendi di estetista?) il dramma esistenziale è: "dove posso comprare il vestito giusto??".
Perché si sa: sei sei pera e ti servono gonne svolazzanti stai sicura che troverai solo gonne a tubo. Grazie.
Se sei mela e di serve un vestitino che dia l'illusione di un punto vita il malefico mondo della moda produrrà solo tuniche ampie, è matematico.


Per ovviare a questa difficoltà è nato Forme per me, un sito che propone vestiti giusti per le forme giuste.
Quindi donne! avete fatto 15 anni di nuoto e siete un triangolo invertito? cliccate sulla vostra icona e vi verrà proposto solo quello che vi dona.
Siete la fotocopia di Sofia Loren? Cliccate sulla clessidra e come magia i vestiti perfetti per voi spunteranno fuori.
E se non sapete che cose siete? Incrociate le dita sperando di non essere un kiwi e compilate il questionario che vi svelerà la vostra forma (io sono una mediterraneanissima pera).

Ma i manichini? Perché ve ne ho parlato all'inizio? Sono forse impazzita? O faccio solo un grande uso della Stream of consciousness technique?
I manichini c'entrano eccome. 
Su Forme per me infatti ogni categoria ha il suo manichino: più o meno largo sopra o sotto, con o senza punto vita, questo per aiutarci a capire come cadono vestiti, giacche o gonne e a vedere come ci staranno.


Fatemi sapere cosa ne pensate!


lunedì 16 dicembre 2013

Lili momo

Ciao mi chiamo iaia e oggi vi parlerò un'altra volta del mio nuovo sito www.thatsmine.it.
NON SCAPPATE!!!

Non sarò qui a dirvi ancora quanto meravigliose siano le mie cose e quanto voi dobbiate pensare a That's mine! per i vostri regali di Natale, no! 
Questa volta vi devo raccontare di chi ha permesso tutto ciò, della persona che mi ha costruito la mia nuova casetta virtuale e di chi, pazientemente ha ascoltato e reso pixel le mie sconclusionate idee.


Quando si dice il bello di internet.
Ho conosciuto Monica su Twitter molto tempo fa e, leggendo i sui tweet e chiacchierando con lei, ho scoperto che si occupa di grafica. Niente di meglio che una mano esperta per cambiare tutto l'ensemble di That's mine! fatto a mano da me che ormai mi stufava da parecchio.
Ma perché allora non fare 2+2 e approfittarne per rifare il sito una volta per tutte?
Quindi dopo il "Mi rifaresti la grafica?"  partito subito un "Mi faresti il sito?" e il resto della storia lo sapete già.
Quello che non sapete però è che Monica realizza grafiche anche per matrimoni (il suo sito Lilimomo è ad essi dedicato), battesimi, celebrazioni e tutto ciò che è decorazioni -se è DIY èmmeglio- cards, adesivi, tag e tante altre cose che potete trovare nel suo negoziato Etsy Lili momo shop.


venerdì 6 dicembre 2013

Una nuova casa per That's mine!

Quell'idea che ormai ti ronza in testa da tanto tempo.
Una scatola costruita da sè con tanto impegno e fatica ma che ormai sta un po' stretta.
Il bisogno di una mano perché "se qui faccio tutto da sola 1) scoppio 2) viene 'na schifezza".

Questi tre pensieri affollavano la mia mente già da tanto tempo e mi facevano oscillare tra momenti di entusiasmo e attimi di sconforto a là "noncelafaròmmai".

Alla fine l'entusiasmo ha vinto per cui sono lieta di annunciarvi (ammesso che non abbiate già subito il bombardamento telematico su tutti i mezzi di comunicazione e social a mia disposizione) che finalmente That's mine! è diventato grande, ha abbandonato le vesti di blog ed è cresciuto sottoforma di sito vero e proprio!

Sito e grafica ovviamente non sono opera mia ma della meravigliosa e gentilissima Monica di Lilimomo (vi parlerò meglio di lei prossimamente). Dopo lunghissime chiamate Skype, centinaia di mail e DM su Twitter il momento di mettere on line il nuovo That's mine! è giunto mercoledì scorso. Per cui se volete dare una sbirciatina tra le nuove vetrine virtuali thatsminesche da oggi potete trovare tutti i bijoux e tante novità su:



Vi aspetto!

martedì 8 ottobre 2013

Quanto amo l'autunno.

E' Ottobre ormai da un po' di giorni e questo significa AUTUNNO.
Ho sempre odiato l'autunno fin da bambina perchè significava tante cose orribili tra cui:  
  • inizio della scuola
  • arrivo del freddo e quindi in automatico collant con il cavallo che scendeva e che si bucavano all'istante (vallo a dire a tua mamma che si sono rotti anche oggi perchè ti sei inciampata o perchè la sedia del banco è scheggiata). E anche quelle terrificanti giacche di lana cotta modello tirolese che ti scartavetravano collo e braccia.
  • dover disegnare per 31 giorni uva triangolare, improbabili pelosi ricci di castagne, foglie gialle e marroni, funghi psichedelici che in confronto Munch sembra Caravaggio
  • cieli grigi plumbei che un attimo è mal di testa e pioggia
2013 Updated Fall bucket list from LovesofLife.com #fallbucketlist #bucketlist #family

 Magari l'autunno fosse come voi, care amanti di questa arancione stagione, lo descrivete.

L'autunno non è stare davanti al camino sorseggiando cioccolata calda: io il camino non ce l'ho nè tantomeno possiedo in casa preparato per cioccolata calda "perchè se no ingrassi".
L'autunno non è avvolgenti maglioni di lana color corda: trovatemi un maglione di lana morbido color corda e trovatemene poi uno che non mi faccia starnutire
L'autunno non è torta di zucca e altri dolcetti: è spezzatino (quanto odio lo spezzatino) di patate e uva con i moscerini.
L'autunno non è romantiche passeggiate ad ammirare la natura: voglio vedere cosa c'è da ammirare in un mare grigio e in preda alle convulsioni mentre cammini in diagonale spazzata da un vento marino a 12.000 nodi con un tasso di umidità del 300%. Cara Garnier: voglio vederti poi venirmi a dire "Ferma la dittatura dei capelli lisci!"

Fall

E poi piove. 
Piove e tira vento.
E ti ritrovi a dover gestire con due sole mani borsa, casco, borsa del computer, sacchetto (perchè c'è sempre un sacchetto) e ombrello. 
Oh, Dea Kali, come te anche io sono una manifestazione terribile, aggressiva e non materna e vengo descritta come battagliera e feroce! Presta alla tua devota discepola anche alcune delle tue braccia!

Perchè l'unica cosa positiva della pioggia deve essere il mio favoloso ombrello a palma?
Perchè?

 

mercoledì 18 settembre 2013

Cercasi profumo disperatamente: Chloè edition

E' arrivato quel momento.
Quel momento che mi spaventa e che temo tanto:  il cambio-profumo.
Con Chloè credevo di avere trovato la stabilità, il mio equilibrio interiore, il profumo della vita. E invece no.
Chloè, caro, mio, sei troppo mainstream.
Non voglio fare la hipster, anzi, ci sono occasioni in cui niente come l'omologazione mi fa sentire così tranquilla.
Ma forse proprio per questo ho bisogno di essere diversa dagli altri.
E l'odore personale (o profumo) ricade in uno di questi casi.
Ognuno ha il suo e io lo riconoscerei tra mille: il profumo di una vecchia amica di mia mamma che non vedo da decenni, quello di un'anziana zia.


E non c'è cosa peggiore del profumo "indossato" dalla persona sbagliata.
Camminare per la città, in mezzo alla gente e sentire il profumo di Gabri addosso a qualcun'altro è una delle delle cose che rendono una giornata meno bella. 
Una volta un'amica ha comprato lo stesso profumo di un'altra: quando le vedevo non ci capivo più niente.

Chloe Perfume

Pensavo che ti sarei stata fedele per la vita, Chloè ma tu e quella fettuccia rosa cipria avete incantato troppe fashioniste per cui sono costretta a lasciarti.
Ho capito che il limite era stato raggiunto quando ti ho sentito addosso a quella persona, la cartina tornasole che mi dice "Bhè, è l'ora di smetterla". Quando vedo che indossa determinate cose allora capisco che la cosa è diventata di dominio pubblico ed è giunto il momento di abbandonare la nave.


Quindi addio, Chloè.
E pensare che mi piacevi così tanto.Così tanto da cercare un valido sostituto che un po' ti assomigli.
Tu e le tue atmosfere talcate, bon ton e parigine, tu mi riporti alla mente immagini di pizzi e antichi bijoux sbrilluccicanti (ho capito come hai fatto a far capitolare tutte quante, eh).
Ed è da questo che è partita la mia ricerca: un profumo che assomigli a Chloè ma che si distingua. E che soprattutto non sia presente nelle case de Laqualunque.
Non importa che sia di una marca famosa, anzi.
Meno conosciuto sei, meglio è.


Per questo chiedo aiuto a voi: conoscete qualche marchio, magari anche artigianale, poco noto, da suggerirmi?
Qualcosa che mi venga in aiuto per questo mio disperato bisogno di cipria e di froufrou?

Confido in voi!

giovedì 1 agosto 2013

Torta salata di trevigiana (Ancora ricette?? Ma basta!)

Sempre della serie "ho la cucina libera" in questi giorni ho sperimentato anche una nuova torta salata, perchè -annuncio, annuncio- io VIVREI solo di torte salate.
Al supermercato ho occhieggiato sull'affascinante pianale del banco frigo delle verdure due simpatici cespi di trevigiana che mi dicevano "portaci via con teeeee!" per cui non potevo lasciarli lì, povere stelle.


Come al solito il vu-vu-vu mi è venuto incontro con le sue ricette ovviamente super caloriche. Io ho accettato la sfida tagliuzzando qua e là, perchè mi sentivo ancora in colpa per la calorie ingurgitate spazzolando la torta Panarello di qualche giorno fa.

La ricetta proviene da qui, ma lo sapete che a me piace riscrivere per bene tutto per cui... vualà!


Ingredienti
1 rotolo di pasta brisè o sfoglia
2 cespi di trevigiana
150 g di fette di scamorza (che io non ho messo, nonostante il mio grande amore per la scamorza. Scamorza i love you e ti ho tradito!)
150/200 g di robiola (non ho messo neanche lei. Io che evito i formaggi: il mondo finirà domani)
1 scalogno o mezza cipolla bianca
3 uova
4 cucchiai olio EVO
sale e pepe

Procedimento
Lavate, asciugate e tagliate fini i due cespi di travigiana (io avevo pezzettini viola sparsi per tutta la cucina perchè io sono una PRO).
In una padella (suggerimento: gigante, la più grande che avete) scaldate l'olio e aggiungete lo scalogno o la cipolla. Appena sarà dorata aggiungete la trevigiana, mescolate ben bene, salate e pepate e lasciate cuocere per 10 minuti/un quarto d'ora, mescolando di tanto in tanto. Lasciate raffreddare.
Sbattete le uova, salate e aggiungete la trevigiana.
Stendete la pasta nella tortiera e fate i famosi buchini con la forchetta. Spalmate sul fondo la robiola e aggiungete poi il composto di uova e trevigiana. Coprite il tutto con le fette di scamorza.
Infornate per 35/40' a 180°.

Anche se ho tolto i formaggi a causa del dannato senso di colpa è venuta buonissima!


martedì 30 luglio 2013

30 Days Squat Challenge

"Ciao, mi chiamo Iaia, e di secondo nome faccio Pigrizia".

Se c'è una cosa che odio è la palestra. 
Fare la borsa, cambiarsi negli spogliatoi in mezzo a donne sconosciute in 20 cm liberi di panchetta, sbattere tutto in un armadietto ("e ora la chiave del lucchetto dove la metto?"), annoiarsi per un'ora a fare gli stessi gesti utilizzando macchinari tutti sudaticci, tornare negli spogliatoi, vestirsi tutta sudata (col cacchio che io mi faccio la doccia qui) e tornare a casa.
Per me è no.

Preferisco molto di più altri tipi di sport che poi ovviamente finisco per non fare ma vuoi mettere una partita a tennis o a squash o una bella lezione della tanto bistrattata zumba a confronto con il salire e scendere infinite volte su e giù dallo step?
O andare a fare una gita su un monte la domenica (questa è una frecciata per Gabri, che si spacca di palestra tutta la settimana e poi si lamenta per una passeggiata nel we. Ciao Gabri, tanto lo so che NON mi leggi)?
Ecco, nonostante tutto ciò, io, la haters dei movimenti a ripetizioni ginnici, ho sfidato me stessa.
Ammaliata dal font svolazzante, fondoschiena marmoreo della ragazza ma, soprattutto, dai suoi capelli biondi leggermente mossi, mi sono messa in gioco con la 30 Day Squat Challenge.

"Se riesco ad arrivare al trentesimo giorno, anche io avrò lunghi e morbidi capelli biondi!"
E così mi sono messa d'impegno.
I primi giorni tutto sembra filare liscio.
Quando arrivi al decimo giorno ho iniziato però ad avere visioni mistiche che neanche un hippie fumato negli anni '70. 
Visioni che peggioravano spostando lo sguardo su "DAY 30: 250 squats".
Non ci arriverò mai.
Quando si tratta di fatica fisica io sono una che si arrende non facilmente, di più. Invece i capelli biondi mi hanno stimolato, spinto, convinto ad andare avanti. 
"Non ci avrai mai se non arrivi in fondo!"
E così, dopo innumerevoli sforzi, lotte interne della serie non-ce-la-farò-mai, voci nella testa che mi dicevano di bossarci, manco il peggiore dei liceali durante i primi giorni di sole primaverili, ce l'ho fatta, sono arrivata in fondo.
Ho sempre i miei stupidi capelli castani crespi ma in compenso il mio diddietro è un po' più tonico e sodo. Non sarà come una chioma chiara e setosa ma nella vita bisogna accontentarsi, no?



lunedì 22 luglio 2013

Le blogger spagnole hanno una marcia in più: Maria

A Maria piace vincere facile.
Alta tre chilometri, fisico snello, capelli castani dei miei sogni, professione modella, nata a Tenerife.
Il confronto è già perso in partenza.
Invece, con il suo blog semplice (el look de maria), mi ha coinvolto. I suoi outfit (questa parola proprio non la tollero, aiutatemi con i sinonimi!) sono, anche nel suo caso, non troppo elaborati e con capi, come Alexandra, facilmente trovabili da chiunque.




























venerdì 19 luglio 2013

Torta Panarello: the ultimate ricetta

Le rare volte in cui ho libero accesso alla cucina non ho freni.
Non importa che ci siano 35 gradi: io accendo il forno.
Non importa se il risultato è un disastro: imparerò.
Non importa se ho solo mezz'ora di tempo: devo riuscire a fare quelle tre dannate ricette che ho in mente da così tanto tempo.


Uno dei mie vari sforzi disumani che ho tentato di fare in questi ultimi giorni è la torta paradiso (o torta Panarello, come preferiamo noi genovesi).
Tralasciando il fatto che ho messo l'amido di mais al posto della fecola di patate e la vanillina nell'impasto (andava solo nella crema), direi che il risultato è stato ottimo.
Certo non è una torta leggera, nè una torta da Luglio (astenersi chi è preoccupato per la prova bikini) però io la cucina libera ce l'ho ora per cui accontentatevi, insomma!

Dopo lungo peregrinare nell'etere, la ricerca della ricetta perfetta si è conclusa qui. Non contenta ho voluto anche farcirla con una crema tipo quella della Kinder Paradiso; in questo caso la ricetta proviene da http://www.ricette-bimby.com/2011/10/torta-paradiso-bimby-ricetta-tm-31.html.
Io l'ho fatta con il Bimby per cui vi metterò anche tempi e velocità ma ovviamente si può fare anche a mano o con un normale robot da cucina.



Ingredienti per la torta
230 g zucchero (a velo se non avete il Bimby)
125 g mandorle pelate
4 uova
170 g burro ammorbidito
80 g di farina
80 g di fecola di patate
1 pizzico di sale
1 fialetta di aroma alla mandorla (facoltativo)
1 bustina di lievito 

Ingredienti per la crema
100 g di zucchero (a velo se non avete il Bimby)
1 bustina di vanillina
500 g di latte
1 uovo
55 g (un misurino) di farina
4 cucchiai di panna montata

Procedimento
Polverizzate lo zucchero, vel 10 (Turbo), 30''
Aggiungete le mandorle, vel 10 (Turbo), 30''
Aggiungere le uova, vel 6, 1'
Con le lame in movimento aggiungere il burro ammorbidito, vel 7 1'
la farina di grano e la fecola di patate, vel 5, 30''
l'aroma di mandorle e la bustina di lievito, vel 5, 10''

Rovesciare l'impasto in una teglia precedentemente imburrata e infarinata.
Cuocere per 35' a 180°.

Per la crema vi scrivo sia la versione bimby:
Polverizzate lo zucchero insieme alla vanillina, vel 10 (Turbo), 30''
Aggiungere il latte, l'uovo e la farina, 80°, vel 4, 8

che quella non bimby:
In un pentolino unite zucchero, vanillina e latte e fate bollire, mescolando.
Abbassate la fiamma e aggiungete la farina e l'uovo rigirando fino a quando non si sarà rassodata.

Fate raffreddare completamente e poi unite alla panna montata.

Tagliate la torta raffreddata, farcite con la crema e viva le calorie!


mercoledì 17 luglio 2013

Le blogger spagnole hanno una marcia in più: Lovely Pepa

Si sa: nemo propheta in patria, e noi italiani siamo proprio bravi in questo, ossia criticare aspramente e duramente le nostre cose.
L'idea di guardare più al "made in Italy" e essere un po' meno esterofili è sicuramente ottima, ma quando si tratta di applicare questo concetto ai Fashion Blog, mi blocco proprio e non riesco a vedere di buon occhio quello che certe nostre "fashioniste" producono, se così si può dire.
A parte rari casi, le FB italiche mi sembrano poco spontanee e molto costruite: outfit studiati a tavolino, poco portabili e ai quali faticosamente noi comuni mortali riusciamo ad ispirarci. 
L'idea che mi ronza in testa quando sfoglio un Fashion Blog italiano è quella che le nostre amate/odiate si vestano unicamente per le foto. Fatti i dovuti scatti, sono sicura al 99% che corrano a casa a cambiarsi per mettersi pantaloncini, maglietta e scarpe basse.

Girovagando in questi giorni su Pinterest ho raccolto tante nuove immagini da mettere nella mia board .look&style S/S.. Colpita da alcuni abbinamenti, semplici ma particolari e soprattutto composto da capi che potrei avere comodamente nel mio armadio (mica crop top destrutturati stampati impossibili da trovare e da indossare), ho cercato di risalire alla fonte, curiosa di sapere chi fossero le artefici di cotanta normalità.

Il risultato mi ha stupito: tutte le ragazze, a me prima sconosciute, sono risultate spagnole.
TUTTE.
Non una italiana, francese, tedesca, svedese.
Tutte spagnole. 
Olè.

Probabilmente il mio gusto bene si incontra con il loro stile (di certo poco ha in comune con quello minimalista tutto-nero svedese) però la cosa mi ha assai meravigliato anche se i primi segnali del mio amore español li avrei gia dovuti riconoscere qui.
Dovrò emigrare in Spagna.

All'inizio avevo pensato di racchiudere tutte le mie immagini spagnole preferite in un unico post ma più andavo avanti in un determinato blog più incontravo abbinamenti da sì-questo-è-sicuramente-il-mio-preferito per cui ho deciso di scrivere un post per blogger.

La prima blogger spagnola di cui vi parlo è Alexandra di Lovely Pepa, che voi già tutte conoscerete, immagino. Avevo letto il suo nome da qualche parte ma non mi ero mai soffermata a sfogliare il suo blog, male!!!
Alexandra ha 25 anni ed è innamoratissima del suo cane, Pepa, tanto da dare il suo nome al blog. 
L'ha aperto proprio 4 anni fa e, proprio grazie a questo suo spazio, ha avuto tante belle occasioni come essere testimonial di Dior, LV, Givenchy, O.P.I. e Swarovski. 
Con i sui 61.000 follower, Lovely Pepa è un dei blog più letti in Spagna e raggiunge ottime posizioni in tutto il mondo.

Quello che mi piace di più del blog di Alexandra è la pagina looks che racchiude una foto per outfit, divise per anni. L'ho trovata utilissima per avere una visuale generale e veloce su tutti i sui abbinamenti e per raccogliere le immagini che mi piacevano di più (avrei voluto metterle tutte, quelle che vedete sono solo del 2013!)

Cosa ne dite? Il vostro fashion gusto è simile a quello di Alexandra (e al mio?)

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Foto emblematica del mio amore per Alexandra: verde militare e corallo <3
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