martedì 30 luglio 2013

30 Days Squat Challenge

"Ciao, mi chiamo Iaia, e di secondo nome faccio Pigrizia".

Se c'è una cosa che odio è la palestra. 
Fare la borsa, cambiarsi negli spogliatoi in mezzo a donne sconosciute in 20 cm liberi di panchetta, sbattere tutto in un armadietto ("e ora la chiave del lucchetto dove la metto?"), annoiarsi per un'ora a fare gli stessi gesti utilizzando macchinari tutti sudaticci, tornare negli spogliatoi, vestirsi tutta sudata (col cacchio che io mi faccio la doccia qui) e tornare a casa.
Per me è no.

Preferisco molto di più altri tipi di sport che poi ovviamente finisco per non fare ma vuoi mettere una partita a tennis o a squash o una bella lezione della tanto bistrattata zumba a confronto con il salire e scendere infinite volte su e giù dallo step?
O andare a fare una gita su un monte la domenica (questa è una frecciata per Gabri, che si spacca di palestra tutta la settimana e poi si lamenta per una passeggiata nel we. Ciao Gabri, tanto lo so che NON mi leggi)?
Ecco, nonostante tutto ciò, io, la haters dei movimenti a ripetizioni ginnici, ho sfidato me stessa.
Ammaliata dal font svolazzante, fondoschiena marmoreo della ragazza ma, soprattutto, dai suoi capelli biondi leggermente mossi, mi sono messa in gioco con la 30 Day Squat Challenge.

"Se riesco ad arrivare al trentesimo giorno, anche io avrò lunghi e morbidi capelli biondi!"
E così mi sono messa d'impegno.
I primi giorni tutto sembra filare liscio.
Quando arrivi al decimo giorno ho iniziato però ad avere visioni mistiche che neanche un hippie fumato negli anni '70. 
Visioni che peggioravano spostando lo sguardo su "DAY 30: 250 squats".
Non ci arriverò mai.
Quando si tratta di fatica fisica io sono una che si arrende non facilmente, di più. Invece i capelli biondi mi hanno stimolato, spinto, convinto ad andare avanti. 
"Non ci avrai mai se non arrivi in fondo!"
E così, dopo innumerevoli sforzi, lotte interne della serie non-ce-la-farò-mai, voci nella testa che mi dicevano di bossarci, manco il peggiore dei liceali durante i primi giorni di sole primaverili, ce l'ho fatta, sono arrivata in fondo.
Ho sempre i miei stupidi capelli castani crespi ma in compenso il mio diddietro è un po' più tonico e sodo. Non sarà come una chioma chiara e setosa ma nella vita bisogna accontentarsi, no?



lunedì 22 luglio 2013

Le blogger spagnole hanno una marcia in più: Maria

A Maria piace vincere facile.
Alta tre chilometri, fisico snello, capelli castani dei miei sogni, professione modella, nata a Tenerife.
Il confronto è già perso in partenza.
Invece, con il suo blog semplice (el look de maria), mi ha coinvolto. I suoi outfit (questa parola proprio non la tollero, aiutatemi con i sinonimi!) sono, anche nel suo caso, non troppo elaborati e con capi, come Alexandra, facilmente trovabili da chiunque.




























venerdì 19 luglio 2013

Torta Panarello: the ultimate ricetta

Le rare volte in cui ho libero accesso alla cucina non ho freni.
Non importa che ci siano 35 gradi: io accendo il forno.
Non importa se il risultato è un disastro: imparerò.
Non importa se ho solo mezz'ora di tempo: devo riuscire a fare quelle tre dannate ricette che ho in mente da così tanto tempo.


Uno dei mie vari sforzi disumani che ho tentato di fare in questi ultimi giorni è la torta paradiso (o torta Panarello, come preferiamo noi genovesi).
Tralasciando il fatto che ho messo l'amido di mais al posto della fecola di patate e la vanillina nell'impasto (andava solo nella crema), direi che il risultato è stato ottimo.
Certo non è una torta leggera, nè una torta da Luglio (astenersi chi è preoccupato per la prova bikini) però io la cucina libera ce l'ho ora per cui accontentatevi, insomma!

Dopo lungo peregrinare nell'etere, la ricerca della ricetta perfetta si è conclusa qui. Non contenta ho voluto anche farcirla con una crema tipo quella della Kinder Paradiso; in questo caso la ricetta proviene da http://www.ricette-bimby.com/2011/10/torta-paradiso-bimby-ricetta-tm-31.html.
Io l'ho fatta con il Bimby per cui vi metterò anche tempi e velocità ma ovviamente si può fare anche a mano o con un normale robot da cucina.



Ingredienti per la torta
230 g zucchero (a velo se non avete il Bimby)
125 g mandorle pelate
4 uova
170 g burro ammorbidito
80 g di farina
80 g di fecola di patate
1 pizzico di sale
1 fialetta di aroma alla mandorla (facoltativo)
1 bustina di lievito 

Ingredienti per la crema
100 g di zucchero (a velo se non avete il Bimby)
1 bustina di vanillina
500 g di latte
1 uovo
55 g (un misurino) di farina
4 cucchiai di panna montata

Procedimento
Polverizzate lo zucchero, vel 10 (Turbo), 30''
Aggiungete le mandorle, vel 10 (Turbo), 30''
Aggiungere le uova, vel 6, 1'
Con le lame in movimento aggiungere il burro ammorbidito, vel 7 1'
la farina di grano e la fecola di patate, vel 5, 30''
l'aroma di mandorle e la bustina di lievito, vel 5, 10''

Rovesciare l'impasto in una teglia precedentemente imburrata e infarinata.
Cuocere per 35' a 180°.

Per la crema vi scrivo sia la versione bimby:
Polverizzate lo zucchero insieme alla vanillina, vel 10 (Turbo), 30''
Aggiungere il latte, l'uovo e la farina, 80°, vel 4, 8

che quella non bimby:
In un pentolino unite zucchero, vanillina e latte e fate bollire, mescolando.
Abbassate la fiamma e aggiungete la farina e l'uovo rigirando fino a quando non si sarà rassodata.

Fate raffreddare completamente e poi unite alla panna montata.

Tagliate la torta raffreddata, farcite con la crema e viva le calorie!


mercoledì 17 luglio 2013

Le blogger spagnole hanno una marcia in più: Lovely Pepa

Si sa: nemo propheta in patria, e noi italiani siamo proprio bravi in questo, ossia criticare aspramente e duramente le nostre cose.
L'idea di guardare più al "made in Italy" e essere un po' meno esterofili è sicuramente ottima, ma quando si tratta di applicare questo concetto ai Fashion Blog, mi blocco proprio e non riesco a vedere di buon occhio quello che certe nostre "fashioniste" producono, se così si può dire.
A parte rari casi, le FB italiche mi sembrano poco spontanee e molto costruite: outfit studiati a tavolino, poco portabili e ai quali faticosamente noi comuni mortali riusciamo ad ispirarci. 
L'idea che mi ronza in testa quando sfoglio un Fashion Blog italiano è quella che le nostre amate/odiate si vestano unicamente per le foto. Fatti i dovuti scatti, sono sicura al 99% che corrano a casa a cambiarsi per mettersi pantaloncini, maglietta e scarpe basse.

Girovagando in questi giorni su Pinterest ho raccolto tante nuove immagini da mettere nella mia board .look&style S/S.. Colpita da alcuni abbinamenti, semplici ma particolari e soprattutto composto da capi che potrei avere comodamente nel mio armadio (mica crop top destrutturati stampati impossibili da trovare e da indossare), ho cercato di risalire alla fonte, curiosa di sapere chi fossero le artefici di cotanta normalità.

Il risultato mi ha stupito: tutte le ragazze, a me prima sconosciute, sono risultate spagnole.
TUTTE.
Non una italiana, francese, tedesca, svedese.
Tutte spagnole. 
Olè.

Probabilmente il mio gusto bene si incontra con il loro stile (di certo poco ha in comune con quello minimalista tutto-nero svedese) però la cosa mi ha assai meravigliato anche se i primi segnali del mio amore español li avrei gia dovuti riconoscere qui.
Dovrò emigrare in Spagna.

All'inizio avevo pensato di racchiudere tutte le mie immagini spagnole preferite in un unico post ma più andavo avanti in un determinato blog più incontravo abbinamenti da sì-questo-è-sicuramente-il-mio-preferito per cui ho deciso di scrivere un post per blogger.

La prima blogger spagnola di cui vi parlo è Alexandra di Lovely Pepa, che voi già tutte conoscerete, immagino. Avevo letto il suo nome da qualche parte ma non mi ero mai soffermata a sfogliare il suo blog, male!!!
Alexandra ha 25 anni ed è innamoratissima del suo cane, Pepa, tanto da dare il suo nome al blog. 
L'ha aperto proprio 4 anni fa e, proprio grazie a questo suo spazio, ha avuto tante belle occasioni come essere testimonial di Dior, LV, Givenchy, O.P.I. e Swarovski. 
Con i sui 61.000 follower, Lovely Pepa è un dei blog più letti in Spagna e raggiunge ottime posizioni in tutto il mondo.

Quello che mi piace di più del blog di Alexandra è la pagina looks che racchiude una foto per outfit, divise per anni. L'ho trovata utilissima per avere una visuale generale e veloce su tutti i sui abbinamenti e per raccogliere le immagini che mi piacevano di più (avrei voluto metterle tutte, quelle che vedete sono solo del 2013!)

Cosa ne dite? Il vostro fashion gusto è simile a quello di Alexandra (e al mio?)

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Foto emblematica del mio amore per Alexandra: verde militare e corallo <3
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venerdì 12 luglio 2013

Anelli assurdi

Del mio rapporto con gli anelli ho già scritto in lungo e in largo.
Il mio precario equilibrio che mi lega a questo tipo di bijoux rischi esser messo a dura prova quando vedo certi obrobri:

Modello Forrest Gump, per i nostaligici dei film anni '90 (via Nastygal)

Modello D-3BO, fate attenzione a non arrabbiarvi: siete pericolosi (Balenciaga All-Finger SS13 rings)
 

Modello doppio guinzaglio, non sia mai che vi possa scappare un dito (via Shopbop)!
 Made Her Think Double Eternity Chain Ring