lunedì 25 aprile 2011

Così fan tutte

All'inizio lo rifiutavo. Non volevo neanche sapere di che cosa si trattasse, dato che l'avevano tutti.
L'altra sera ci sono capitata per caso e così l'ho fatto.
Ci sono cascata.
Sono caduta nelle sue reti.

E ho capito che si tratta in pratica di una evoluzione della cartella "Preferiti", dove l'innovazione è quella di dirti chi ha scritto post ultimamente.
Se anche voi siete cadute fra le braccia della maga Circe delle pagine digitali, sappiate che -se volete- potete aggiungermi QUI

domenica 24 aprile 2011

sabato 23 aprile 2011

Se avessi.....

Se avessi i capelli perfettamente lisci il mio taglio sarebbe questo:
(visto che parliamo di "se...." aggiungo anche "se avessi il naso più piccolo")


Frankie Sandford
che non so neanche chi sia, però ho notato che ha spesso la stessa borsa, 
la Prada Cervo Frame Tote. Ammirevole :)



mercoledì 20 aprile 2011

365 days of breakfast


La mia nuova passione è il blog 365 days of breakfast.
La proprietaria è come me una appassionata di "colazioni" ma solo con più gusto della sottoscritta, più capacità fotografica, più passione e soprattutto con una quantità industriale di diverse tazze, piattini, tovaglioli e tovagliette.

Tanto per farvi vedere.... ;)















martedì 19 aprile 2011

Innamoramiento primaverile


Io sono follemente innamorata di questo vestito (Victoria Beckham Wool and Silk-blend crepe dress che potete comprare QUI per la modica cifra di 1.680$): è perfetto, è semplice, ha lo scollo a barchetta. Cuore.
E le scarpe. Le scarpe!!! (QUI per un po' meno, soli 480$, donne! Affrettatevi!) in raso rosa come le ballerine.
Sob, che vita grama.....

P.S. ovviamente scherzo, eh!

martedì 12 aprile 2011

"Ci sono crimini peggiori del bruciare libri. Uno di questi è non leggerli."

Io non sono normale, e più passa il tempo più mi convinco di quanto sia vero.
Forse più che "non normale" dovrei dire esagerata, non ho mezzi termini. Non riesco a fare niente in maniera moderata: o tutto o niente. Anche nelle scemenze.
Facciamo un esempio: la colazione. C'è il periodo in cui mangio follemente solo biscotti e basta. Poi all'improvviso cambio e voglio solo pane tostato e marmellata e basta. Poi c'è il periodo delle brioches da scongelare la sera prima e basta, quello dei cereali e basta e poi quello delle fette biscottate. E basta.
In quel dato periodo mangio solo quello e guai a chi prova a farmi mangiare qualcos'altro. Ogni tanto però mi scatta la molla nel cervello, mi stufo, cambio totalmente e si ritorna all'inizio.

Lo stesso si applica naturalmente a tutto, e la cosa spesso può avere risvolti non proprio positivi. 
Voi sapete ormai da tempo della mia droga/dipendenza totale da internet; senza il world wide web mi sentirei perduta, Google e Wikipedia in primis ("Datemi Google e vi troverò il mondo", aforisma derivato da "Datemi un punto d'appoggio e vi solleverò il mondo" che ho elaborato per indicare la mia capacità da segugio attraverso la rete).
Mi è capitato dunque per mesi di arrivare a casa dal lavoro, quindi da una giornata passata totalmente al computer, e di accendere subito il Mac e di passarci il tempo attaccata fino alla cena e poi quello dopo, fino all'ora di andare a dormire.
Da ricovero.
Mi rendevo conto del mio stato, ma proprio non riuscivo a staccarmi e il risultato era che andavo a dormire con gli occhi a forma di monitor.
Un bel giorno, proprio come mi capita per le altre cose, tac! dopo cena torno in camera e prendo un libro che giaceva da mesi sul mio comodino, con il segnalibro fermo a pagina 50.
E da lì il mio naso ha cominciato a macinare parole stampate, frasi e pagine su pagine. 


Il libro fermo posteggiato era L'amore ai tempi del colera regalatomi per l'onomastico dell'anno scorso (12 agosto, ehm..) che ho trovato fantastico nell'ambientazione, nei paesaggi e nelle descrizioni. Un po' meno mi sono piaciute le continue parentesi descrittive di personaggi legati ai protagonisti e dei personaggi legati ai personaggi legati ai protagonisti e così via, che mi facevano un po' perdere il filo della storia, soprattutto all'inizio.
Non vedo l'ora a questo punto di guardare il film, anche se non avrei assoultamente messo Giovanna Mezzogiorno nei panni di Fermina Daza e Javier Bardem in quelli di Florentino Ariza: me li ero immaginata completamente diversi, anzi all'opposto, devo dire. 



Il libro successivo ad essere divorato è stato Una ragazza da Tiffany, di Susan Vreeland, autrice anche di La passione di Artemisia (Gentileschi) e La ragazza in blu. Il Tiffany in questione non è per fortuna il trito e ritrito Mr. Tiffany di Tiffany & Co. ma bensì il figlio, Louis Comfort, fondatore della Tiffany glass, ossia quell'azienda che creava fe antastiche vetrate al piombo Art Nouveau e le celeberrime lampade da tavolo. La ragazza in questione è Clara Driscoll, inventrice delle suddette lampade e il libro narra proprio della sua vita, del lavoro da Tiffany  in mezzo a ogni tipo di vetro e di colore, dei suoi problemi, delle amicizie e degli amori.
E' un libro leggero, scorrevole, ambientato in una Manhattan in pieno sviluppo, immortalata pronta a salire il gradino del ventesimo secolo, che vi consiglio di leggere perchè lascia il sorriso.


Ora mi sono buttata a capofitto nel magico mondo di Hogwarts e di Harry Potter con cui -confesso vergognandomene- non avevo mai avuto a che fare se non in dvd.

E spero proprio di restare col naso immerso nelle pagine parecchio a lungo. E basta :)

martedì 5 aprile 2011

in-coscienza

"Basta uno spazio, un trattino piazzato in mezzo a determinate lettere, e una parola può cambiare completamente significato o, addirittura, diventare l'opposto."

E da questo ragionamento, tra un giro in tribunale, un atto e un caffè, a tre ragazzi genovesi nasce l'idea per il titolo di un blog, di QUEL blog, del progetto a cui fanno il filo da un po'.

Un posto dove scrivere.
Un posto dove scrivere le proprie idee.
Un posto dove scrivere quello che passa per la testa, qualsiasi essa sia. Come se fosse una chiacchiera davanti a quel famoso caffè ispiratore.
Un posto dove scrivere anche i propri atti e pareri? Quelli speriamo di no. 
Speriamo che li lascino dentro le loro cartelline e dentro i loro computer questi due uomini e una donna di legge (più uno, che però è un economista e ci tiene a precisarlo).

E speriamo che questo blog diventi per loro un trampolino di lancio!
Intanto loro aspettano commenti ai loro post, anche perchè quello che cercano loro è un dibattito: mettono a disposizione uno spazio e un argomento non tanto per bella mostra ma perchè non vedono l'ora di parlarne insieme.
Comunque, visto che uno di loro è King G., vi OBBLIGO, oh *mie* lettrici, di lasciare loro un commento! :D