giovedì 19 gennaio 2012

Dentro il mio armadio (no, non si parla di vestiti)

Questo post è il degno successore del post precedente.
Spiego meglio, la mia maniacalità per l'ordine esplora anche altri diversi ambito, come ad esempio quello del guardaroba.
La mia puntigliosità, in questo caso, è però diretta verso un oggetto in particolare che popola i nostri amati/odiati armadi, ossia l'appendino. O la gruccia, come alcuni dicono.

Non c'è nulla che mi dia il prurito come aprire le ante e vedere ganci di ogni forma, altezza, dimensione e materiale differenti, accozzati tra di loro, regalando scenari della categoria postbellica.
Non importa se dentro sono appesi cappotti Miu Miu, vestiti Armani, giacche di Chanel e chi più ne ha più ne metta. Si possono avere tutti i più grandi nomi del fashion system sistemati in ordine alfabetico ma, se gli appendini sono tutti diversi dagli altri, l'effetto sciatto è assicurato.
Per combattere questo male che impera nelle nostre camere - o nelle vostre cabine armadio, perché io purtroppo non la ho - io mi sono armata di tutte le buone intenzioni, sono partita alla volta di Madre Natura Ikea e sono tornata, nel tempo, con i miei bei sacchettoni di carta pieni di questi

che i cervelloni dietro al marchio svedese hanno simpaticamente chiamato Bumerang.
Papàààà! C'è qualcuno che fa battute peggiori delle tue!

Codesta manna a poco prezzo può rendere impeccabile qualunque armadio, siore e siori, si che le lasciate nature, sia che le dipingiate il qualsiasi colore se siete dell'appasionate del DIY aka fai-da-te.
Il web pullula ovviamente di idee carine:

- dipinti, manumanie


- con una graziosa copertura di stoffa, The garter girl


- rifasciati di tessuto (questi sono bellissimi), The moptop maven


- personalizzati con il proprio nome o la propria iniziale, The papery nook (Etsy Shop) 


- decoupaggiati, con le carte che più vi aggradano, Bella Bag's Blog


Personalmente, mi piacciono poi questi tutti paffuti, ma ho sempre pensato che fossero scomodi e un po' ingombranti



Bene.
Per adesso i miei rimangono così come sono. Anzi no.
Tempo, tempissimo fa Mari sul suo blog Il guardaroba perfetto (ex Raccolta differenziata chic), suggeriva di decorare i propri appendini con dei semplici fiocchetti, così:


Io ho scelto della fettuccia di cotone un po' più alta e l'effetto è questo:


L'unico problema di questi arnesi lignei dal comico nome hanno un piccolo difetto. Fanno spessore, sono un po' ingombranti e i miei vestiti -poverini- tutti nell'armadio non ci stanno.
Indi per cui ho cominciato a raccattare quelle grucce metalliche su cui sono appesi vestiti, giacche e pantaloni quando si ritirano dalla lavanderia e li ho destinati ad accogliere i miei vestitini che, per fortuna, non sono mai troppo pesanti e spessi per cui non hanno bisogno di molto supporto.
Il dramma è che il numero dei vestiti nuovi è maggiore rispetto a quello dei capi portati a lavare in lavanderia (nel senso che si lava tanto in casa e poco in lavanderia, non che non laviamo la roba eh) e la quantità di grucce sottili è sempre scarsa.

QUINDI c'è sempre bisogno di appendini metallici, quelli sottili, quelli che non considera nessuno e tuti buttano via, capito? Mandatemeli via posta e mi renderete una donna felice (scherzo, ovviamente)!
E visto che sono parecchio tristi visti così, assai presto (quindi fra tipo un anno) saranno rifasciati interamente così (Green Eyed Monster):



mercoledì 4 gennaio 2012

Parliamo di multipersonalità.

In me convivono due iaie diverse, anzi, opposte.
C'è la iaia ossessionata dall'ordine estremizzato alla maniacalità.
E c'è la iaia pigra all'inverosimile che entra in casa e getta la giacca sul letto perché appenderla è troppo faticoso.
La prima piega alla perfezione i maglioni e li mette nel cassetto ordinati per colore.
La seconda si toglie uno dei suddetti e lo lancia appallottolato nell'armadio, in fondo, nascosto, perché i sensi di colpa non lo vedano.


Quando ho comprato l'iPhone (in verità anche prima), in procinto di dover spostare tutti i miei cari mp3 nel nuovo cellulare, mi sono impegnata di riordinare il mio iTunes.
In verità non è che prima fosse disordinato -ho un certo metodo nel classificare le canzoni- ma alcune cose erano incomplete, avevano errorucci che disturbavano la mia "iaia meticolosa".
Per cui mi sono messa, di buona lena, a riordinare tutto.

"Una lettera al giorno, dai, e in un mese è fatto tutto".

Se, bona.

Quando parto così è il D.E.L.I.R.I.O. Si inizia il primo giorno durante il quale perdo un pomeriggio intero per arrivare alla lettera L. E dopo il vuoto cosmico.
Stufa di sentire sempre le stesse tre canzoni -che in verità magari sono dieci ma io skippo sempre le altre sette- mi decido a fare ordine e ad aggiungere pian piano qualcos'altro.
Lentamente. Con calma.
Infatti ci ho messo più di cinque mesi. Ottimo.

Ma andiamo ora ad elencare le caratteristiche di quello che io ritengo essere un mp3 ordinato, perché vi vedo frenetiche e curiose di sapere la struttura del mio iTunes. Quale giuoia!


- Prima di tutto non deve essere un live, a meno che non sia esplicitamente voluto. I live sono sempre irregolari, non veritieri -e qui si pretende la verità- eppoi c'è il fastidiosissimo pubblico che applaude/canta/urla. Anche no. Io devo essere l'unica a cantare sopra la voce di quel poveretto che vede straziata, distrutta, divelta, fatta a pezzettini da me la sua canzone, sulla quale aveva dedicato tanto tempo.
- L'mp3 in questione deve iniziare e finire perfetto. No a voci che non c'entrano niente all'inizio, silenzi alla fine, interruzioni, salti ecc.
- Titolo, artista, album e qualunque altro dato scritto devono avere sempre le iniziali maiuscole. Non chiedetemi perché, ho iniziato così e ora vedere un'iniziale minuscola mi da i brividi.
- Ogni mp3 deve possedere: titolo corretto (comprensivo di parentesi, secondi titoli ecc), artista, album, testo e immagine della copertina dell'album. Sembra facile, vero? E INVECE NO. E' la cosa più complicata e lunga che si possa immaginare. Prima di tutto apro un sito di testi di canzoni e -quasi in contemporanea- Wikipedia per anno, album, info varie ecc. Poi su Google immagini vado a scaricare la copertina. E carica tutto poi su iTunes, il cui programmatore deve aver pensato alla sua configurazione con l'accetta da boscaiolo, tanto è simpatico da usare.
- Se si tratta di una collaborazione metto (feat. X) -scritto proprio così eh- nel titolo

Man mano che vado avanti nel lavoro certosino scopro sempre che esistono tante altre caselline da riempire, ad esempio anno, numero di tracce e posizione della canzone nell'album e ovviamente io ho intenzione di riempirle tutte.

Ieri sera sono riuscita nell'impresa titanica.
Ho finito.
Ho caricato *quasi* tutto.
Sono andata a dormire soddisfatta e contenta, vittoriosa su questa terrificante sfida.

E stamattina cosa faccio?

"Allora cosa fece?
Voi tutti chiederete?"

Si fece un'altra casetta piccolina in Canad.. Ehm, la sventurata aggiunse una cinquantina di altri mp3, ovviamente senza nessuna informazione dentro, così dovette ricominciare tutto da capo.

Gianni! L'ottimismo è il profumo della vita!