lunedì 25 gennaio 2010

i ♥ silhouette

Dell'amore che provo nei confronti delle silhouette forse qualcuno se n'era già accorto. Basti guardare l'immagine del mio profilo e si capiscono tante cose.

Nelle vacanze di Natale, mentre ero in campagna, una cugina di mia mamma ci ha mostrato delle vecchie foto della sua famiglia e, tra un'immagine in posa di donne con vestiti lunghi splendidi tutti decorati e una di chissà quale trisavolo prima della caccia, abbiamo trovato delle vecchie cartoline di saluti dove, al posto del solito panorama noioso, c'era la silhouette del mittente.
Io non potevo che fotografarle, per riguardarle ogni tanto e farmi sognare di vivere nel bel tempo che fu.



Di una vacanza a Parigi fatta con i miei anni fa, uno dei ricordi rimasti più impressi è quello del signore giapponese nella piazza di Montmarte: zac-zac-zac, due tagli di forbice, tre secondi netti e ti faceva la silhouette, distinguendosi da quella marmaglia di caricaturisti che trovi ovunque. Odio le caricature.
Come spesso facevo, conoscendo già l'eventuale risposta, ho mantenuto la voglia matta di avere una silhouette anche io e non ho chiesto niente ai miei.
L'anno scorso sono ritornata a Parigi, e ogni volta che nominavo Montmartre organizzando il viaggio prima di apparirmi nella mente la Basilica del Sacro Cuore mi veniva in mente il signore giapponese, le sue forbici e i fogliettini di carta nera. Una volta arrivati, salendo le scalette, continuavo a pensare "Ci sarà ancora? Sono passati tanti anni..." e in effetti c'era ancora. Sotto agli alberi, le sue forbici e i fogliettini di carta nera, come immaginavo io.
A Gabri non l'ho mai confessato, mi vergognavo un po' a dirglielo, a fermarmi e a sedermi davanti a tutta quella marmaglia di turisti che passa, si ferma e ti fissa. Mi sarei sentita in imbarazzo, in generale.
Forse se fossi stata in mezzo al deserto del Sahara sarei riuscita a battergli sulla spalla e in qualche modo a far capire che volevo anche io una delle sue splendide silhouette.
Nel frattempo mi tengo il mio avatar, che in fondo mi somiglia un po' (è per questo che l'ho scelto, no?).
E mi convinco di averlo fatto a Montmarte.

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