lunedì 25 ottobre 2010

The Mall: iaia's version

Sembra che la meta più ambita da questa estate da chi scriva nel web non siano mete esotiche e avventurose, o città europee dalla storica cultura. Ma neanche il museo o una mostra in quella data città, una biblioteca, un monumento da contemplare.
No. La meta a cui tutti aspirano è The Mall, l'Outlet poco fuori Firenze (la foto non è mia, ma trovata ne web, tranquilli).


Per una come me -che vive all'Outlet di Serravalle (da Genova ci vuole poco, e in più la mia casa in campagna è molto vicina, e si sa in campagna ci si annoia facilmente)- un tale paese delle meraviglie non poteva sfuggire. Grandi marche, nomi roboanti della moda, design accattivante. Altro che le donnine che si azzuffano da Calzedonia per l'ultimo paio di mutande a 1€.

Munita di amiche e auto, sabato parto alla volta di Firenze. Tre ore di autostrada mi sfracellano (non sono abituata a guidare sulle grandi distanze) ma in nome dello shopping si fa questo e altro, e chissenefrega se in questo periodo devo risparmiare.

Un volta arrivate entriamo in un negozio, nel secondo, nel terzo, quarto, quinto.
Roba orrenda. Vecchia. Carissima.
"Thò, guarda, c'è Tods: magari riesco a trovare quella borsa grigia che tanto mi garbava l'anno scorso".
Non solo non c'è lei, ma non c'è neanche nessuna delle sue sorelline che tanto ammiravo quest'inverno, e quello precedente. E quello precedente ancora.
Avanzi di magazzino, cose spaiate buttate a caso, impossibili da indossare.
L'unico che si è salvato è stato Burberry, dove ho trovato il Montgomery rosso su cui sbavavo qualche mese fa, ma da cacciare via 400€ per un capriccio proprio non me la sentivo :'(
Perciò ce ne siamo tornate tutte a casa a mani vuote.

Anzi, no. un acquisto l'abbiamo fatto.
Cioccolatini dalla Lindt.

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