martedì 12 aprile 2011

"Ci sono crimini peggiori del bruciare libri. Uno di questi è non leggerli."

Io non sono normale, e più passa il tempo più mi convinco di quanto sia vero.
Forse più che "non normale" dovrei dire esagerata, non ho mezzi termini. Non riesco a fare niente in maniera moderata: o tutto o niente. Anche nelle scemenze.
Facciamo un esempio: la colazione. C'è il periodo in cui mangio follemente solo biscotti e basta. Poi all'improvviso cambio e voglio solo pane tostato e marmellata e basta. Poi c'è il periodo delle brioches da scongelare la sera prima e basta, quello dei cereali e basta e poi quello delle fette biscottate. E basta.
In quel dato periodo mangio solo quello e guai a chi prova a farmi mangiare qualcos'altro. Ogni tanto però mi scatta la molla nel cervello, mi stufo, cambio totalmente e si ritorna all'inizio.

Lo stesso si applica naturalmente a tutto, e la cosa spesso può avere risvolti non proprio positivi. 
Voi sapete ormai da tempo della mia droga/dipendenza totale da internet; senza il world wide web mi sentirei perduta, Google e Wikipedia in primis ("Datemi Google e vi troverò il mondo", aforisma derivato da "Datemi un punto d'appoggio e vi solleverò il mondo" che ho elaborato per indicare la mia capacità da segugio attraverso la rete).
Mi è capitato dunque per mesi di arrivare a casa dal lavoro, quindi da una giornata passata totalmente al computer, e di accendere subito il Mac e di passarci il tempo attaccata fino alla cena e poi quello dopo, fino all'ora di andare a dormire.
Da ricovero.
Mi rendevo conto del mio stato, ma proprio non riuscivo a staccarmi e il risultato era che andavo a dormire con gli occhi a forma di monitor.
Un bel giorno, proprio come mi capita per le altre cose, tac! dopo cena torno in camera e prendo un libro che giaceva da mesi sul mio comodino, con il segnalibro fermo a pagina 50.
E da lì il mio naso ha cominciato a macinare parole stampate, frasi e pagine su pagine. 


Il libro fermo posteggiato era L'amore ai tempi del colera regalatomi per l'onomastico dell'anno scorso (12 agosto, ehm..) che ho trovato fantastico nell'ambientazione, nei paesaggi e nelle descrizioni. Un po' meno mi sono piaciute le continue parentesi descrittive di personaggi legati ai protagonisti e dei personaggi legati ai personaggi legati ai protagonisti e così via, che mi facevano un po' perdere il filo della storia, soprattutto all'inizio.
Non vedo l'ora a questo punto di guardare il film, anche se non avrei assoultamente messo Giovanna Mezzogiorno nei panni di Fermina Daza e Javier Bardem in quelli di Florentino Ariza: me li ero immaginata completamente diversi, anzi all'opposto, devo dire. 



Il libro successivo ad essere divorato è stato Una ragazza da Tiffany, di Susan Vreeland, autrice anche di La passione di Artemisia (Gentileschi) e La ragazza in blu. Il Tiffany in questione non è per fortuna il trito e ritrito Mr. Tiffany di Tiffany & Co. ma bensì il figlio, Louis Comfort, fondatore della Tiffany glass, ossia quell'azienda che creava fe antastiche vetrate al piombo Art Nouveau e le celeberrime lampade da tavolo. La ragazza in questione è Clara Driscoll, inventrice delle suddette lampade e il libro narra proprio della sua vita, del lavoro da Tiffany  in mezzo a ogni tipo di vetro e di colore, dei suoi problemi, delle amicizie e degli amori.
E' un libro leggero, scorrevole, ambientato in una Manhattan in pieno sviluppo, immortalata pronta a salire il gradino del ventesimo secolo, che vi consiglio di leggere perchè lascia il sorriso.


Ora mi sono buttata a capofitto nel magico mondo di Hogwarts e di Harry Potter con cui -confesso vergognandomene- non avevo mai avuto a che fare se non in dvd.

E spero proprio di restare col naso immerso nelle pagine parecchio a lungo. E basta :)

8 commenti:

  1. post stupendo e molto interessante!

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  2. Ti capisco... anche io sono così! Io sono ancora nella fase appena entro in casa accendo immediatamente il pc, che spengo solo due secondi prima di andare a dormire!!! ERiesco però a ritagliarmi uno spazio lettura con una certa costanza (senza libri non potrei mai vivere). Mi hai incuriosito per Una ragazza da Tiffany... lo aggiungerò alla lunghissima lista di libri da leggere. Gli altri li ho già letti o sono work in progress: la saga di Harry Potter ho cominciato a leggerla anche io solo un anno fa, ma sono ormai Potterizzata completamente... mi ha stregata! Ora sono al Principe Mezzosangue e già comincio a intristirmi per la consapevolezza che saranno gli ultimi due libri della saga... :(

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  3. :) grazie!

    Anto, leggilo perchè è bellissimo!
    Ho finito ieri il primo HP e ora scalpito per andare a comprare il prossimo!!

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  4. praticamente commento "anche io" 9 volte su 10, ma è la verità :) ANCHE IO vado a periodi x la colazione, c'è la fase marmellata e fette biscottata, quella pandistelle, etc.. adesso sono in quella kinder brioss :D

    Invece HP non mi ispira neanche un po' :S

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  5. beata te che devi ancora leggere tutto harry potter! è veramente bello, io li ho letti man mano che uscivano e li adoravo! certo non è alta letteratura, ma in confronto a ciofeche tipo twilight, che rasenta lo stile Harmony praticamente, è scritto davvero benissimo e ti fa proprio entrare nell'atmosfera!secondo me ha tutti i requisiti che deve avere un bel libro: bella storia, personaggi ben caratterizzati, ambientazioni eccezionali! e poi hai la fortuna di non dover aspettare un sacco di tempo l'uscita del volume successivo, te li puoi leggere tutti di fila..goditeli!
    Sa

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  6. iaia!!!!Ciao!!mi è stato segnalato il tuo blog genovese come il mio!!:-)

    Mi piace questo blog !oltre ad essere amante di harry potter ovviamente:-)

    Vieni a dare un'occhiata al mio blog e seguimi anche tu, io sono già tua follower ovviamente!!

    Anna

    www.followpix.blogspot.com

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  7. Silvia, allora non sono l'unica!!! :D

    Sara, il rischio che sto correndo adesso è quello di spararmeli tutti di fila, e so che quando faccio così e poi li finisco dentro mi rimane un vuoto incolmabile.
    Per cui ho deciso che tra un HP e l'altro leggerò un altro libro, così evito di divorarli tutti in un sol boccone! speriamo solo di riuscire a mantenere il proposito! :S

    Anna ciao! che bello conoscere altre genovesi! ^^ grazie per i complimenti, verrò a trovarti allora! :D

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  8. Anche io mi ritrovo molto. Ho i miei periodi "solo quello e basta" che è controproducente perchè alla lunga mi annoio e mi sento sempre un pò insoddisfatta.. E' come desiderare un giocattolo, giocarci un pò, stufarsi e volerne un altro e poi un altro ancora, fino a tornare a quello vecchio.. Insomma è una continua ricerca.. Mi piacerebbe cambiare un pò.. Ma credo sia proprio caratteriale...! Cmq io più sto lontana dal pc e meglio sto.. Certe volte mi sento proprio disintossicare..!

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