lunedì 23 aprile 2012

Noi Americani vi vediamo così

ATTENZIONE!
pseudo-spoiler!
Se non ha ancora visto To Rome with love rimanda la lettura del post :)



Prendi una donna. (Trattala male. No, quella è un'altra storia)
Preferibilmente con i capelli scuri, meglio se neri.
Falle una crocchia bassa, magari con la riga in mezzo.
Niente trucco, mi raccomando.
Le borse sotto gli occhi e l'aria sbattuta sono bene accette.
Mettile una cappetta di quelle incrociate, allacciate davanti, lunghezza al ginocchio. Stampa a disegnini.
Dalle una borsa della nonna con un manico solo.
Un paio di scarpe scure a mezzo tacco.
Ora, se vuoi, hai anche la scelta di darle un coltello in mano e farla urlare come una isterica.

Adesso dimmi: chi è?

La maggior parte di voi sono sicura diranno: "Un'attrice qualsiasi, uscita da un film a scelta con Anna Magnani, Marcello Mastroianni o Sophia Loren, in un periodo indefinito compreso tra gli anni '40 e i '60".

Vorrei tanto dire che avete indovinato.
E invece no.

Trattasi dello stereotipo di donna italiana degli anni '10, ma del 21° secolo, direttamente dall'ultimo film di Woody Allen, To Rome with Love.

Dopo il turno di Londra (Match Point, 2005, Scoop, 2006, e Sogni e delitti, 2007), Barcellona (Vicky Cristina Barcelona, 2008), Parigi (Midnight in Paris, 2011), il carissimo Allan Steward Königsberg, aka Woody, torna ad omaggiare l'Europa che tanto lo ama e ammira, proponendo come scenario-protagonista la Città Eterna.

Grazie, te ne siamo grati, sei stato tanto gentile, ecc ecc, però.

Però le donnette che urlano isteriche per difendere il marito o gli uomini con tanto di panza e canotta, magari no.
Case squallide, buie, con letti matrimoniali dalla testiera in legno scuro e lavorato.
Carta da parati a fiori stinta.
Bambini che fanno colazione in canottiera.
Uomini che vanno a lavorare con vecchie macchine scalcagnate e passano il tempo in ufficio attorno alla macchietta dell'acqua ad ammirare le colleghe stangone tutte curve, avvolte in vestitini stretch neri con rose rosse (!!!, neanche al mercato rionale) che consegnano buste scuotendo i capelli lunghi fino al sedere.
Personaggi che si chiamano Michelangelo e Leonardo (ma dai, su.........), Leopoldo e Serafina.
Processioni religiose per strada, a caso.
Antonio Albanese divo sex symbol del cinema.
Dolce e Gabbana.

Mancavano la pizza, gli spaghetti e il mandolino e facevamo l'en plein.

Con questo non voglio giudicare nel complesso il film (detto fra noi, mi ha lasciato parecchio delusa), ma come gli americani vedono, oppure hanno voglia di vedere, gli italiani.
Indietro di almeno 60 anni, squallidi, con la passione per le donne e per la cucina.

Un bel quadretto, insomma, che mi ha infastidito e non poco.
(Leggi QUI un altro punto di vista sul film)

Ultimo appunto.
La giovine coppia proveniente da Pordenone che dice "la gggEntE" con accento romano nun se pò sentì.

14 commenti:

  1. oddio non vedo l'ora di vederlo

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    1. notoriamente janov non capisce niente, tifa Chicago.

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    2. @iaia è comunque allen una possibilità gli va data, poi a lui si applica il termine di giudizio che ben si adatta a Bob Dylan: Fa talmente tante opere che va valutata la percentuale di successi rispetto al singolo risultato

      @nick sta attento te che mi aspetto grandi cose al primo turno con gli Heat :D

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  2. Può essere ke Woody ha fatto questo? Voglio vederlo xkè adesso mi hai incuiorisita.. ma la parte di BENIGNI? COM'è?

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    1. Eva, a me Benigni non è per niente simpatico quindi sono parecchio di parte.
      A parte una scena finale è meno scemo del solito, però devo dire che mi è sembrato che non portasse niente "in più", nessun valore aggiunto, al film.
      Però ovviamente ognuno la può pensare diversamente!

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  3. Ciao:) Molto carino il tuo blog,mi piace! E poi bellissime le foto dei fiori e della natura,che amo...ed amo anche il tea:) Se ti piace il mio blog,ci seguiamo con bloglovin e google friends? Ciao,Paolo

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    1. Ciao Paolo! Ti seguo con bloglovin, google friends non ce l'ho!

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  4. Ciao..non ho ancora letto questo post perchè non ho ancora visto il film..ma ci tenevo a dirti che mi piace il tuo blog..ho visto che c'è pure una parte dedicata al diy ( quella che mi interessa maggiormente)...molto di ispirazione..visto che anch'io creo..se ti va di dare un occhiata al mio blog e fammi sapere che ne pensi mi farebbe piacere...
    Noemi
    http://noxcreare.blogspot.it
    ps: se ti va di prendere qualche mio tutorial diy per il tuo blo sentiti libera...

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    1. Ciao Noemi!
      Grazie per il commento!
      Sì, ho fatto qualche DIY che non riguardi strettamente i bijoux (per quello c'è www.thatsmine.org :D ), ma poi mi sono fermata, più che altro perché non mi ricordo di fotografare le cose prima ihih
      Vado a vedere il tuo blog allora!!!
      Un bacione e a presto!

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  5. Ciao credo sia la prima volta che vedo il tuo blog, ma potrei sbagliarmi ! Cooomunque non ho visto il film, ma dalla tua descrizione sembra proprio che Woody Allen sia rimasto agli anni '60 in Italia... di sicuro per i bambini che fanno colazione in cannottiera, mi fa pensare ad uno scenario post guerra... o ad un film di Fantozzi. é anche vero che altre realtà sono rimaste, eccome se son rimaste XD dato anche vari avvenimenti che riguardano politici non mi stupisco che all'estero considerino l'uomo Italiano un marpione XD

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    1. Ciaoooo!
      Credo che il concetto dell'italiano marpione sia nato moooolto prima degli avvenimenti politici a cui ti riferisci tu :) peccato che poi qualcuno abbia contribuito a rinforzarli.... :(
      Manca il trittico pizza-spaghetti-mandolino e siamo a posto!
      A presto!!

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    2. Non ho ancora visto il film ma siccome TUTTI me ne hanno parlato male non credo che lo farò (o se si, sarà a scopo di giudizio dopo tutte le critiche che ho letto in giro, tanto per aggiungermi anch'io al coro :D) Volevo linkarti questa intervista a Verdone, che in parte dice cose simili a quelle che scrivi tu in questo post: http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/05/28/news/verdone_allen_roma-36086553/?ref=fbpr Che peccato comunque, considerando il ritratto meraviglioso che ha fatto di Barcellona in Vicky Cristina Barcelona o di Parigi in Midnight in Paris, mi aspettavo grandi cose!

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    3. "Una pellicola da cartolina dei tabaccai", la frase che riassume tristemente tutto.

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