sabato 10 gennaio 2009

Facciamo un po' le culturali e parliamo di libri.


La settimana scorsa ho finito "Uomini che odiano le donne" di Stieg Larsson, libro che sembra andare tanto di moda negli ultimi tempi.


La trama è senza dubbio accattivante e non nego di essere rimasta una notte sveglia fino alle quattro completamente assorbita nella lettura. Ma, perchè dei ma ci sono, ed anche parecchi, ma:
_La storia in sè ha impiegato tanto a decollare. Teoricamente il libro l'ho iniziato a fine Ottobre, ma per un po' di tempo l'ho abbandonato lì sul comodino: ogni volta che lo guardavo mi veniva male al pensiero di dover affrontare qual malloppone da 800 pagine. Diciamo che ha incominciato a prendermi seriamente da pagina 200 circa in poi: ho fatto seriamente fatica a leggere le prime pagine.
_A mio modesto parere siamo davanti al Giorgio Faletti scandinavo: libro giallo, malloppozzo che in confronto la Treccani sembra l'opuscolo delle offerte del supermecato vicino a casa, scene improponibili e soprattutto taaaante, taaaante parti superflue che non servono assolutamente allo svolgimento della trama ma che in compenso contribuiscono al disboscamento della Foresta Ammazzonica.
In questi casi io mi chiedo: ma perchè devi soffermarti 150 pagine a scrivere del problema sentimentale e amoroso della cugina della sorella del custode della capra che teneva in giardino lo zio del cognato del protagonista?? C'entra con il plot? No. Rende la cosa più interessante? No. Pesa nella borsa e contribuisce quindi alla scogliosi? Sì. 
Io veramente non capisco. anche perchè quando vedo un libro così grande la prima cosa che penso non è sicuramente: "Oooh, che bello! Questo lo compro perchè ha 1000 pagine" , No sicuramente: le pagine in più sicuramente non influenzano positivamente lo sviluppo della storia, ma anzi, la appesantiscono parecchio. Confesso che quando vedevo che partiva con i suoi svarioni e il blablabla leggevo una riga si e due no.
MI meraviglia sicuramente il boom di successo che ha avuto. Il poveretto è anche morto subito dopo la pubblicazione del primo libro e, pace all'anima sua, non è riuscito a godersi una corona che è una, di quelle che si è? era? guadagnato. 
Quello che so è che non leggerò sicuramente il secondo (stessi protagonisti, che barba) nè il terzo, che sta uscendo in questi giorni.
E pensare che il povero Larsson ne aveva in cantiere altri 7; ora è caccia alle bozze e agli appunti per cercare di ricavare qualcosa per altri future meraviglie.

Speriamo che li abbia nascosti bene :)

0 commenti:

Posta un commento