giovedì 12 febbraio 2009

Grazie.


Oh tu, operaio che protesti lungo le strade in città per i tuoi validi motivi, non credi che forse, nel tuo metro e ottanta e passa, bloccando il semaforo più centrale della città, intimandomi "se proprio vuoi passare DEVI scendere dalla vespa, spegnerla e spingerla", al mio rifiuto (anche perchè fisicamente non ce la faccio a spingere la vespa a mano per venti metri) mettendoti a cavalcioni della ruota davanti, dando uno spintone rischiando di farmi cadere e augurandomi, arrivata alla sua età, di trovarmi nella sua stessa situazione, ecco, non credi di risultare un tantinello esagerato??
Forse, poi, quando sempre lì bloccato davanti, mi dicevi "Scommettiamo che io da qui non mi muovo per tutto il giorno?" ingnoravi di avere davanti una persona che all'asilo girava con il cartello, appeso al collo dalla maestra, con scritto "Ostinata".... E come mai, poi, appena il corteo con i tuoi amichetti si è mosso, hai girato i tacchi e te ne sei andato?
No, operaio, non mi vedrai piangere dalla rabbia. Ho avuto l'accortezza di farlo dopo lontana, nascosta sotto gli occhiali da sole.
Un sentito ringraziamento alla polizia municipale che è rimasta lì a guardare zitta mentre ero circondata da quattro uomini grandi e grossi che mi insultavano.

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