martedì 8 settembre 2009

Letture estive


E’ un classico: durante l’inverno si accumulano sul comodino pile di libri che vuoi la mancanza di tempo, vuoi la pigrizia rimangono lì, come dei comodissimi immobili raccogli-polvere. A cui si aggiungono titoli scritti su foglietti svolazzanti, appallottolati magari nel portafoglio accompagnati dal pensiero “Appena passo in libreria me lo compro”, ma di cui spesso se ne dimentica l’esistenza.
Come da copione, d’estate, titoli veri e virtuali vengono integrati da nuovi, consigliati all’ultimo da una amica o da riviste e velocemente smaltiti.
Il primo della serie quest’anno è nato da Vanity Fair, la mia droga estiva: Lo apro e leggo Gad Lerner che si scaglia contro l’editrice Adelphi, rea per aver riproposto un titolo leggero e ormai sorpassato (risale agli anni ’50), Zia Mame. Nell’articolo veniva velocemente – e in maniera un po’ sprezzante- raccontata la trama del libro, delineando la figura di questa eccentrica ricca zia Newyorkese, a cavallo tra gli anni ’20 e ’30, alla quale viene affidato il nipotino di dieci anni. E naturalmente mi sono immediatamente innamorata di questo libro, comprato e divorato in due giorni.

Tra i libri che latitavano sul comodino invece figurava Gioco infame, che racconta -n versione romanzo- dei fatti della Uno bianca. 530 pagine che mi hanno tenuta sveglia fino alle 4 di notte per cercare di finirle tutte in un giorno solo. Io mi ricordavo solamente le parole “Uno bianca” insieme, ma non sapevo affatto che cosa ci fosse dietro: se qualcuno di voi ama i gialli (ma anche chi non li ama), lo consiglio vivamente. Sapere poi che tutto ciò che è descritto è realmente accaduto lascia ancora di più sbalorditi e a bocca aperta.
Sull’onda di questo poliziesco-reale-italiano, mio papà mi ha consigliato L’infiltrato, storia di un agente segreto sotto copertura, delle sue operazioni e dei piccoliiissimi problemi causati da una Stato (il nostro) che a differenza di tutti gli altri, non protegge ma, anzi, sembra quasi mettere i classici “bastoni fra le ruote” alle persone che cercano di rendere più pulito il nostro mondo.

Un ritorno di fiamma, sono quei libri che ogni tanto vanno riletti. Poi, ormai, la mia mania la conoscete tutti. Ogni volta che lo apro trovo una sfaccettatura in più, una frase, un collegamento che mi fa rendere conto di quanto quell’uomo fosse straordinariamente pazzo.
E intanto aspetto con ansia quello che non può che essere un capolavoro, il film di Tim Burton (esce negli USA il 5 Marzo, come farò ad aspettare così tanto?!?!?!?)

Anche la Minni ama e adoooVa Alice!

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