giovedì 13 gennaio 2011

New York: Part 2

Eccoci arrivati al second round.
Purtroppo non ho fatto tante foto come quelle che avrei voluto, ma le temperature pseudo polari mi impigrivano e il pensiero di togliermi i guanti mmm... mi faceva desistere.
Meglio per voi, così non dovete sorbirvi post chilometrici di foto noiosissime.
Una persona può comprarsi i libri di fotografia che vuole, frequentare mille corsi, avere attrezzature costose, ma diciamoci la verità: le foto che si guardano di più, quelle che rimangono più in mente sono le foto IDIOTE. Per quelle il freddo non esiste, e non mi tiro indietro neanche come
modella.
Quella che state vendendo è una di quelle: stavamo per entrare al Met, che non è il Metropolitano Museum, no: è il set dei pranzi delle prime puntate di Gossip Girl. Dentro di me le due opposte sensazioni (bimbaminkia e snob-superiore-a-certe-cose con il soppracciglio alzato e lo sguardo sprezzante) combattevano la lotta greco-romana all'interno del mio vuoto cervello: mi vergogno troppo a farmi fare la foto da sola, poi come lo giustifico alle persone normali?
"Gabri, siediti sugli scalini chè devo fare una foto."
"
Perchè?"
"Poi te lo spiego. E fai finta di bere lo yogurt."
"
Ma..."
"FAI FINTA DI BERE LO YOGURT!!!"

Il risultato è, come è stato soprannominato dalla Ari, King G. Il nuovo soprannome gli piace assai, per cui sono stata perdonata per la figuraccia che gli sto facendo fare per tutto il web.







Sulla ormai celeberrima LOLLY Planet avevo letto che un vero Newyorkese si riconosce quando incrocia una celebrity lingo la strada: non la nota nemmeno e tira dritto, abituato com'è a condividere la propria città con attori, modelle e altre persone appartenenti allo showbiz. "Ovvio", penso io.
Bhè, a Central Park ho dato modo a tutti di notare quanto poco Newyorkese sia io. Arriviamo alla pista di pattinaggio e vediamo che la terrazza panoramica sopra è bloccata, non fanno entrare. Bha, chissà perchè. E' piena di gente vestita in modo strano. Amen, raggiungiamo gli altri che stanno pattinando giù. Percorriamo la stradina e, a fianco a me, un ragazzo impazzito con una reflex in mano più supera correndo e incomincia a cercare di fotografare qualcuno sopra la terrazza. La scimmia curiosa che è in me si mette a sbirciare di sottecchi, cercando di far finta di niente. "Ma è Nateeeeee!!!!!" squoto Gabri per un braccio "E' Nate Archibald!!!!!!!" "Chiii?" "Ma sìììììì, l'attore di Gossip Girl!!!" "Iaia, sei sicura di stare bene?" "Certo che no, non vedi che sono in iperventilazione??"
Ecco, voi non ci crederete, ma quell'essere minuscolo che vedete al centro della foto è lui!


New York Pubblic Library

On the top of the Empire



High Line (con G. che accusava proprio dueeee lineette di febbre :D )





Ecco: credo di essere stata l'unica a non sapere che la tensione della corrente elettrica negli USA è diversa rispetto all'Europa. Immaginatevi me coi capelli fradici che provo ad attaccare il mio phon super potente-professionale da 220V a un coso che di volt ne sputa solo 110.
Il suono che usciva dal phon, anzichè simulare -come suo solito- il rumore di un tornado ustionante, faceva:
fuuuuuu. In più, il phon gentilmente offerto dall'albergo era senza becco, e appena provavo ad avvicinarlo alla spazzola saltava per surriscaldamento.
Somma crisi isterica multipla.
Lo stato dei miei capelli è stato immortalato anche in foto.



Foto scema di rito. tutto il MoMA ci guardava preoccupato.

Gabri si improvvisa fotografo, nonostante i miei capelli.

Amore mio, piccolo Guggheneim!

Basta, sofferenza del tipo "Ti invito a casa da me per vedere le diapositive" terminata!! :D

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