martedì 18 gennaio 2011

New York: Part 3. A few advices.

Vi rompo ancora un po' i macarons con New York, sempre che voi siate d'accordo!
Prima di partire assillavo le persone che sapevo aver già visitato la Grande Mela per avere informazioni su posti particolari, i classici mini locali che non si trovano sulle guide o si confondono in mezzo a mille altri indirizzi.
Visto che in questi giorni ho ricevuto la mia prima richiesta di info, la giro anche qua, così magari può esser utile a chiunque possa essere interessato!

Cibo.
America + cibo = Fast Food anni '60, quelli con gli sgabelli cromati e la lista delle canzoni del juke box al tavolo. Altro che Mac Donald. L'atmosfera giusta si trova da Johnny Rocket: sembra di ritrovarsi catapultati ai tempi di Happy Days! Il personale è gentilissimo, il menù prevede una vasta gamma di sandwich con hamburger (buonissimo e non sintetico) e contorno di patatine fritte. (Consigliato da Silvia, thanks!)


Obbligatorio per gli amanti del film Forrest Gump: a Time Square si riesce a distinguere a fatica, ma se si osserva bene, in mezzo ai centinaia di cartelloni pubblicitari luminosi, si riesce a scovare quello di Bubba Gump Shrimp Co.

"Il gambero è un frutto del mare, te lo puoi fare sia arrosto, bollito, grigliato, al forno, saltato, c'è lo spiedino di gamberi, gamberi con cipolle, zuppa di gamberi, gamberi fritti in padella, con la pastella, a bagnomaria, gamberi con le patate, gamberi al limone, gamberi strapazzati, gamberi al pepe, minestra di gamberi, stufato di gamberi, gamberi all'insalata, gamberi e patatine, polpette di gamberi, tramezzini coi gamberi... e questo è tutto mi pare."

Ovviamente il menù è composto quasi esclusivamente da gamberi di ogni tipo. Un filino pesante da digerire, ma è divertente per l'arredamento, i camerieri sono simpaticissimi, è ottimo quindi per farsi due risate.

www.bubbagump.com



Sempre per cena è molto carino Pio Pio. Scoperto attraverso la Lonely Planet e consigliato anche da altre persone, è stata una scelta decisamente valida.
Trattandosi di una catena, esistono vari locali sparsi per tutta New York. Quello in cui sono stata io è quello nell'Upper East Side: all'inizio sono rimasta sconcertata dalle dimensioni ridotte del locale e dalle luci -molto- soffuse (decisamente molto ambient), ma appena si assaggia il loro fenomenale pollo arrosto marinato in una ricetta segreta a base di spezie, ci si dimentica di tutto. Le porzioni sono molto molto abbondanti per cui, se non siete particolarmente affamati, vi consiglio di dividere la vostra ordinazione con qualcuno.

www.piopio.com



Sempre sulla Lonely Planet abbiamo trovato e siamo rimasti piacevolmente colpiti da Hill Country, nel Flat Iron District. Se vi piace il barbeque alla texana è il locale che fa per voi!

www.hillcountryny.com



Se avete voglia di assaggiare una delle cheesecacke più buone della città e ammirare a bocca aperta dei coloratissimi cupcake, il mio consiglio è quello di evitare la sempre affollata (soprattutto da italiani) Magnolia Bakery e andare da Two Little Red Hens, magari per fare merenda dopo la visita al Guggheneim.
L'atmosfera è molto casalinga (sembra di entrare in una vecchia casa di campagna), la cheesecake è da sciogliersi e le decorazioni delle torte nella vetrinetta sono da foto!

www.twolittleredhens.com


Per i pranzi veloci e sani, le catene Pret a Manger, Fresh&co ma soprattutto Le Pain Quotidien sono l'ideale. In ogni caso, se il periodo vacanziero coincide con una stagione fredda, vi consiglio di provare ovunque le zuppe: voto 10+!

Negozi.
Ecco, parliamone.
Saranno stati i giri da turista obbligatori per la prima volta che si visita una città.
Saranno stati i due maschietti che ti facevano pesare da morire quei cinque minuti in più passati da Victoria Secret.
Sarà che critico tanto i turisti italiani, ma da Hollister, A&F e Tiffany un giro l'ho voluto fare a tutti i costi.
Sarà dovuto a questo e a molto altro, ma io dallo shopping newyorkese sono rimasta profondamente delusa. Tutti i negozietti che nella mia testolina mi aspettavo di trovare lungo la strada erano in verità locali per mangiare, aperti a tutte le ore, una cosa incredibile!. La Grande Mela non è certo una città in cui si rischia di morire di fame causa assenza di locali.
Per cui ho ben pochi consigli da darvi.

Se avete tempo e voglia, mettetevi a spulciare per benino Century 21, vicino al WTC, dove si possono trovare capi di marca scontati. Mi raccomando però: preparatevi all'apocalisse e ad atmosfere da terza guerra mondiale e partite con la volontà di perdere del tempo a passare tutto gruccia per gruccia.

Se siete appassionate delle AllStar sulla Broadway a SoHo c'è il monomarca che vende le Chuck Taylor a 45$ e dà la possibilità di poter stampare al momento ciò che si vuole sulle proprie scarpe appena comprate.

Negozi un po' più di concept e più carini si trovano all'inizio della High Line (da percorrere, anche per un breve tratto, ve la consiglio!) al Meatpacking District.

EVITATE con tutto il cuore Abercrombie e Holister se volete eliminare ogni possibilità di attacco cardiaco multiplo.

Forever21 è una catena carina, un po' un H&M, ma con cose più graziose. E' ovunque.

Albergo.
Quello che abbiamo prenotato noi è stato il Radisson Lexington, all'incrocio tra la Lexington Av. e la 48th St. Avevamo gentilmente chiesto di poter essere alloggiati ad un piano alto: le nostre stanze erano al 6° e 9° piano (su 23).
Le stanze sono claustrofobiche, il letto minuscolo.
Se utilizzi lo shampoo una sera, sognati di lavarti i capelli la sera successiva (non ti cambiano il boccettino ma te lo lasciano lì, per tre quarti vuoto).
Pretendono che due persone che alloggiano per una settimana se la cavino a sistemare il proprio abbigliamento su sette grucce ed una mensola.

Per il resto la posizione è comodissima (rimane dietro al Rockefeller Center), molto vicina alla metropolitana ed è molto pulito.
La wi-fi è gratuita ma solo nella hall e se siete amanti di Starbucks (io ho cominciato ad odiarlo proprio durante questa vacanza) trovate una mini-caffetteria proprio nell'albergo.
Fate vobis!

Per il vostro viaggio vi consiglio comunque di tenere d'occhio il sito www.nuok.it: è scritto da italiani che vivono nella grande mela e forniscono consigli su tanti temi (cibo, locali, arte, ecc.) ed è veramente affidabile! Se avete tempo spulciatelo per benino e annotatevi i vari indirizzi!

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