Ho visto pagare 2,38 sterline con la carta di credito.
Ho visto italiani bloccare un intero marciapiede di Oxford St. per fotografarsi.
Ho visto italiani fare cose per le quali mi sono vergognata di avere in comune con loro la nazionalità.
Ho visto l'unica città in cui andrei ad abitare se su Genova cadesse una bomba atomica.
Ho visto persone stare quasi per venire alle mani per uno straccetto come tanti in un negozio molto buio e talmente incasinato da farmi venire il mal di testa e la voglia di scappare.
Ho visto (da fuori) sempre italiani che in Italia non si fermerebbero mai in un bar a mangiare una brioches affogarsi di dolcetti da Starbucks gioiosi solo perchè tenevano un bicchiere di carta in mano.
Ho visto che i giapponesi hanno sempre e comunque una marcia in più.
Ho visto sushi take away ovunque, e penso che in Italia non esisteranno mai (anche se ogni volta negli ipermercati spero sempre di trovarne una confezincina nel banco del pesce).
Ho visto che il mio dolce preferito sarà presto costituito dagli scones :)
Ho visto gente farsi tante di quelle foto, ma talmente inutili che mi hanno fatto passare la voglia di fotografare. Per cui il secondo giorno ho lasciato la reflex a casa e tanti saluti.
Ecco di questo, parliamone.
Non so se avete notato che ovunque (qui, FB, flickr) in questo ultimo periodo pubblico pochissime foto. Per metà questo è dovuto al fatto che per molti motivi ho veramente pochissimo tempo libero, per cui non riesco materialmente a prendere in mano la reflex. L'altra metà è dovuto al fatto che ormai sono stufa di vedere mille foto di mille persone che fotografano TUTTI gli istanti della loro vita (arrivaremo alle foto di quando sono in bagno?) Foto piatte, fatte tanto per fare e per sbrodolare una marea di immagini che spesso non hanno senso e che a volte sono fatte anche male, mosse, sfocate. Non so se mi riesco a spiegare, non voglio giudicare: ognuno nei limiti della decenza-educazione-rispetto può fare quallo che vuole e io poi non sono una gran fotografa, per cui non voglio sparare sentenze su nessuno. Ma nel mio piccolo ogni foto per me è importante, è significativa, spesso la scatto pensando già ad un eventuale titolo, vuol dire tante cose e rappresenta tante emozioni. Per cui, venendo sommersa letteralmente da immagini -non so perchè- scappa la voglia a me.
Ed è per questo che a Londra di foto ne ho fatte solo 9.
Ho visto italiani bloccare un intero marciapiede di Oxford St. per fotografarsi.
Ho visto italiani fare cose per le quali mi sono vergognata di avere in comune con loro la nazionalità.
Ho visto l'unica città in cui andrei ad abitare se su Genova cadesse una bomba atomica.
Ho visto persone stare quasi per venire alle mani per uno straccetto come tanti in un negozio molto buio e talmente incasinato da farmi venire il mal di testa e la voglia di scappare.
Ho visto (da fuori) sempre italiani che in Italia non si fermerebbero mai in un bar a mangiare una brioches affogarsi di dolcetti da Starbucks gioiosi solo perchè tenevano un bicchiere di carta in mano.
Ho visto che i giapponesi hanno sempre e comunque una marcia in più.
Ho visto sushi take away ovunque, e penso che in Italia non esisteranno mai (anche se ogni volta negli ipermercati spero sempre di trovarne una confezincina nel banco del pesce).
Ho visto che il mio dolce preferito sarà presto costituito dagli scones :)
Ho visto gente farsi tante di quelle foto, ma talmente inutili che mi hanno fatto passare la voglia di fotografare. Per cui il secondo giorno ho lasciato la reflex a casa e tanti saluti.
Ecco di questo, parliamone.
Non so se avete notato che ovunque (qui, FB, flickr) in questo ultimo periodo pubblico pochissime foto. Per metà questo è dovuto al fatto che per molti motivi ho veramente pochissimo tempo libero, per cui non riesco materialmente a prendere in mano la reflex. L'altra metà è dovuto al fatto che ormai sono stufa di vedere mille foto di mille persone che fotografano TUTTI gli istanti della loro vita (arrivaremo alle foto di quando sono in bagno?) Foto piatte, fatte tanto per fare e per sbrodolare una marea di immagini che spesso non hanno senso e che a volte sono fatte anche male, mosse, sfocate. Non so se mi riesco a spiegare, non voglio giudicare: ognuno nei limiti della decenza-educazione-rispetto può fare quallo che vuole e io poi non sono una gran fotografa, per cui non voglio sparare sentenze su nessuno. Ma nel mio piccolo ogni foto per me è importante, è significativa, spesso la scatto pensando già ad un eventuale titolo, vuol dire tante cose e rappresenta tante emozioni. Per cui, venendo sommersa letteralmente da immagini -non so perchè- scappa la voglia a me.
Ed è per questo che a Londra di foto ne ho fatte solo 9.
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