venerdì 10 settembre 2010

Memories

Sono tornate le spalline e le Timberland. Per le città campeggiano cartelloni pubblicitari con il mitico Jolly Invicta. Tutto intorno a noi grida Anni '80.
E' stato il turno degli anni '60, poi dei '70 e degli '80. E' logico pensare che presto arrivino anche i '90 (la camicia di jeans e il montone ci indirizzano già verso la buona strada).
Insomma, vestiti, scarpe, borse accessori.
Questo si può considerare un accessorio?




Io l'ho sempre amato quel mattoncino grigio: veniva surclassato ogni anno da cugini più sottili, più leggeri, a colori, touchscreen, ma il mio amore incondizionato verso il VERO Game Boy non me lo ha mai fatto tradire.

Perfettamente funzionante, con la scritta "iaia" dietro per distinguerlo da quello rigorosamente uguale di mio fratello (ne hanno dovuto comprare uno anche a lui per evitare di avere sotto gli occhi scene fratellicide ogni santo giorno), obbligatoria la cartuccia di Tetris o Super Mario Land, soprattutto nei lunghi viaggi in macchina.
A lui sono legati tantissimi miei ricordi. Me ne vergogno tantissimo, ma io ancora oggi lego l'immagine della Certosa di Pavia a quella di mio padre che mi sgrida obbligandomi a spegnere "quel maledetto affare" per scendere dalla macchina, facendomi interrompere la partita a Super Mario ad un livello-mondo a cui non ero mai arrivata (non esisteva il tasto "salva", maledizione!).

Ora non ci gioco più spesso, ma so che è lì e nei momenti di noia è sempre disponibile a farmi imprecare con quel suo maledetto "Game over" nel momento meno opportuno.

P.s. con mio fratello riuscivo a litigare lo stesso; argomento cartuccia del gioco a cui magicamente volevamo giocare entrambi, caso strano nello stesso preciso momento.

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